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Dall'archivio:

Tutta Arconate ha salutato Peppino Airoldi, “uomo del fare”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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ARCONATE – La chiesa parrocchiale di Arconate faticava questo pomeriggio a contenere i tanti amici o semplicemente conoscenti, che accanto ai famigliari e parenti più stretti, hanno voluto portare l’ultimo saluto a Giuseppe – Peppino per tutti – Airoldi.

“Un concittadino di cui andare orgogliosi” ha detto al termine della funzione religiosa il Senatore Mario Mantovani (nella foto qui di lato d’archivio con il gruppo di Arconate Migliore) che di Peppino era sincero amico, oltre ad aver condiviso con lui l’esperienza politico amministrativa e l’impegno  nei confronti dei più fragili sino alla nascita di Fondazione Mantovani, di cui Airoldi è stato a lungo componente del Consiglio d’amministrazione. Nella parrocchiale del paese c’era il gonfalone dell’Amministrazione comunale, accanto ai labari e ai vessilli di quel mondo dell’associazionismo che tanto ha rappresentato per Peppino.

A cominciare dell’Associazione Granatieri di Sardegna, sezione di Legnano, di cui Peppino era orgogliosamente vice presidente. Lui, classe 1939, nei suoi 13 anni di impegno nelle istituzioni come Consigliere comunale e  Assessore aveva anche proposto e ottenuto d’intitolare una via a questo Corpo Militare.   Un esponente dell’Associazione ha recitato la preghiera del Granatiere portando il ringraziamento di tutto il sodalizio per quanto fatto da Peppino in questi anni.

Il parroco Don Ferdinando ha parlato di Airoldi come di “un uomo semplice, un uomo del fare che amava il suo paese e che amava condividere con i suoi concittadini quanto di buono si poteva realizzare per fare crescere Arconate”. Concetti ribaditi ed ulteriormente sviluppati da Mantovani che ha portato anche il saluto di Monsignor Salvini, presidente della Fondazione.  Il Senatore Mantovani non senza un velo di commozione, ha parlato di Peppino come “di una bella persona, onesta e umile”.

Accanto al Peppino “uomo delle Istituzioni” – di cui abbiamo scritto sopra – ha ripercorso gli anni di Arconate Serena, l’attenzione per il mondo del volontariato ma anche per lo sport con la nascita del Tennis Club. Non è mancato neppure un pensiero al “Peppino padre, marito e nonno affettuoso”. Alla fine un grande applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla Parrocchiale. “Ciao Peppino”.

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