Turbigo, il Tar concede il campo sportivo agli islamici. Insorgono Garavaglia (Fdi) ed il cdx

Ribaltata la decisione del Consiglio comunale

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“Trovo estremamente grave la decisione del TAR Lombardia che intende superare la delibera
di Consiglio Comunale, votata a maggioranza dal Comune di Turbig
o con cui, dopo approfondita discussione, si decideva di non concedere l’utilizzo del campo sportivo all’Associazione “MOSCHEA ESSA”, per celebrare festa religiosa islamica del EID AL-ADHA. – ha cosi’ commentato il capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Christian Garavaglia – E’ grave che il TAR superi la volonta’ espressa da amministratori eletti dal popolo. Inoltre, ritengo irrispettoso delle leggi e normative, che devono essere uguali per tutti i cittadini, che l’associazione MOSCHEA ESSE continui a far richiesta del campo sportivo per svolgere celebrazioni religiose. Come previsto dal Piano di Governo del Territorio, il campo ha esclusivamente una finalita’ e infrastrutturazione di carattere sportivo, ma irrispettosi di cio’, i responsabili di “MOSCHEA ESSA” vanno avanti per la loro strada. Le Leggi e il PGT sono uguali per tutti. Nel campo sportivo si fa sport! Punto!”. Ha concluso Garavaglia: “Non e’ cosi’ certamente che troveranno la via del dialogo per una vera integrazione, ne’ oggi ne’ domani”.

“Può un campo di calcio trasformarsi in un luogo di culto? Possono i nostri ragazzi togliere gli scarpini per lasciare il campo alla preghiera musulmana? Può un sindaco, democraticamente eletto per le sue idee e il suo programma, subire ricatti dai loro legali? Per il Tar si”. La ministra del Turismo Daniela Santanché commenta così quanto accaduto a Turbigo, in provincia di Milano, dove il sindaco è stato costretto dal Tar, ancora una volta a trasformare il campo di calcio in un luogo di culto per i musulmani. “Così quella che doveva essere una concessione occasionale a Turbigo rischia di diventare un obbligo fisso. Ormai i musulmani non chiedono più. Minacciano. ‘Se non mi dai il campo farò ricorso al Tar’. Qui siamo ben oltre il politicamente corretto. È in atto un’invasione. Si stanno prendendo i nostri spazi. Stanno stravolgendo la quotidianità dei nostri ragazzi. Il tutto con la silenziosa complicità di chi chiude gli occhi” sottolinea la ministra Santanchè.

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