Tumori: in Italia ogni anno oltre 2.000 casi tra bimbi e adolescenti. Sabato 15 la XXV Giornata mondiale contro il cancro infantile

L'impegno di Fondazione Veronesi e Aieop, 'garantite le curemigliori a più di 6mila pazienti'

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Ogni anno nel mondo 400mila bambini e adolescenti ricevono una diagnosi di cancro. In Italia i casi sono oltre 2mila l’anno: 1.400 nella fascia d’età 0-14 anni e 800 tra i 15-19enni. Dei circa 60 sottotipi tumorali che colpiscono i più giovani, leucemie, tumori cerebrali, linfomi, neuroblastomi, sarcomi dei tessuti molli, nefroblastomi e tumori ossei sono i più frequenti.

In occasione della XXV Giornata mondiale contro il cancro infantile che si celebra domani, 15 febbraio, lo ricorda Fondazione Umberto Veronesi che da più di un decennio finanzia la ricerca scientifica sui tumori infantili e supporta le cure grazie a un accordo con l’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aiep).

“Grazie al sostegno economico che Fondazione Veronesi ci ha fornito in questi anni siamo riusciti a trattare al meglio oltre 6mila bambini – afferma la presidente di Aieop Angela Mastronuzzi, responsabile dell’Unità di Neuro-oncologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma – Poter inserire ogni piccolo paziente che si ammala in un protocollo di cura, uguale per tutta Italia, significa garantirgli l’assistenza migliore per il suo specifico caso.

I protocolli sono importantissimi: forniscono le linee guida operative per prendere in carico e curare ciascun paziente, secondo gli standard più elevati e innovativi, garantendo così le migliori possibilità di guarigione”, rimarca la specialista.

“Il nostro obiettivo è da sempre quello di aumentare le percentuali di guarigione e migliorare la qualità di vita dei bambini e degli adolescenti che si ammalano di tumore – dichiara Paolo Veronesi, presidente della fondazione intitolata al padre – Da più di 10 anni finanziamo la ricerca e le migliori cure mediche per i piccoli pazienti oncologici attraverso l’attivazione dei protocolli di cura, svolgiamo attività di informazione e divulgazione sul tema dei tumori per bambini e ragazzi, e mettiamo in atto iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni competenti sui bisogni degli adolescenti malati di cancro”.

I numeri rendono bene l’idea dei progressi compiuti contro i tumori pediatrici: se negli anni ’70 guariva il 58% dei pazienti, oggi siamo arrivati al 70%, con punte dell’80-90% nel caso di leucemie e linfomi. Il cancro resta però la prima causa di morte per malattia nei piccoli.

“Abbiamo fatto progressi importanti, ma tanti problemi restano aperti – sottolinea Mastronuzzi – Tra le questioni urgenti da affrontare ci sono la possibilità di accesso per i bambini ai nuovi farmaci, che raramente sono sperimentati e approvati in forme e dosaggi adeguati a loro, e la mancanza di fondi per la ricerca e di sperimentazioni mirate sulle patologie pediatriche.

E’ altrettanto fondamentale l’accesso alle terapie più idonee e presso centri dove sono presenti gruppi multidisciplinari di vari esperti specializzati per fornire a bimbi e adolescenti, e ai loro familiari, tutto ciò di cui hanno bisogno. Per questo l’accordo tra Fondazione Veronesi e Aieop è fondamentale: ci consente di poter offrire a ogni bimbo o ragazzo che si ammala la cura migliore per lui”.

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