Attraverso una telefonata hanno raggirato una anziana portandole via oro e denaro e attraverso una telefonata sono stati individuati e bloccati. E’ accaduto a Monza, lo scorso sabato pomeriggio, quando la centrale operativa della questura ha ricevuto la segnalazione di un’auto sospetta, parcheggiata al margine di una strada, con a bordo un uomo ed una donna.
Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato l’uomo, corrispondente alla descrizione, mentre usciva dall’ingresso di un palazzo per recarsi verso l’auto indicata, che era parcheggiata nei pressi dell’ingresso pedonale di un palazzo. A bordo c’era una donna che controllava le aree circostanti. Immediatamente bloccati, i due sono stati sottoposti a controllo e trovati in possesso di un cofanetto contenente numerosi monili in oro ed orologi, di un portafogli contenente 680 euro e di un telefono, con una chiamata in corso, che l’uomo ha cercato di nascondere.
I poliziotti si sono quindi recati nel palazzo da dove era uscito l’uomo e hanno accertato che nello stabile abitava una donna di 86 anni. Una volta raggiunta nel suo appartamento, la signora ha raccontato che poco prima si era presentato alla sua porta un uomo che, con una scusa, era riuscito ad entrare. Nell’abitazione della donna gli agenti hanno trovato cassetti e armadi aperti e tutto il contenuto gettato a terra, oltre al telefono con la cornetta ancora alzata e una conversazione attiva da circa 40 minuti. La coppia è stata arrestata e la refurtiva, riconosciuta dalla vittima, è stata restituita.
Tre uomini di 20, 22 e 37 anni, uno dei quali con precedenti di polizia a carico, sono stati denunciati perché ritenuti responsabili di una truffa commessa con la tecnica del ‘finto carabiniere’, ai danni di una anziana. E’ accaduto a Castelleone, in provincia di Cremona. E’ stata la stessa vittima a chiedere l’intervento dei carabinieri subito dopo essere stata truffata. Ai militari ha spiegato di aver ricevuto una telefonata sulla sua utenza fissa di casa, da parte di un presunto carabiniere che le aveva detto che il figlio si trovava in ospedale, dopo aver investito un motociclista, per il quale era necessario un risarcimento danni di alcune migliaia di euro. La donna era stata trattenuta a lungo al telefono; poi alla porta si era presentato un uomo dicendole di essere un avvocato incaricato di ritirare il denaro e l’oro necessari per il presunto risarcimento.
E dopo aver ricevuto alcune centinaia di euro e diversi gioielli si era allontanato velocemente. La signora ha poi contattato alcuni parenti, scoprendo così di essere stata truffata. Attraverso la descrizione dell’uomo che si era presentato a ritirare il denaro, i militari della stazione di Castelleone hanno avviato le indagini acquisendo le immagini degli impianti pubblici e privati di videosorveglianza e riuscendo a risalire al numero di targa del veicolo usato dai presunti autori del fatto.
Per questo, i carabinieri hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione con incontri con gli anziani del territorio per illustrare le principali tecniche di raggiro messe in atto dai malintenzionati.