Un macabro ritrovamento ha scosso nella mattinata di ieri la tranquillità di Caselle Landi, piccolo comune del Lodigiano affacciato sul Po. La salma, presumibilmente appartenente a un uomo, è stata individuata lungo la riva del fiume, dove era rimasta incastrata tra alcuni rami trasportati dalla corrente.
Le operazioni di recupero sono state condotte da diverse squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lodi insieme ai volontari del distaccamento di Casalpusterlengo, intervenuti dopo la segnalazione di alcuni passanti. Una volta riportato a terra, il corpo è stato affidato ai carabinieri, che hanno immediatamente avviato gli accertamenti preliminari.
Secondo i primi riscontri, si tratta di un cadavere in avanzato stato di saponificazione, condizione compatibile con una prolungata permanenza in acqua. Le condizioni della salma, fortemente compromesse, non consentono al momento di stabilire né l’identità della vittima né le cause del decesso, che restano tutte aperte: dall’ipotesi naturale a quella violenta.
Il corpo è stato trasferito all’Istituto di Medicina Legale di Pavia, dove nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia. Solo gli esami specialistici potranno fornire elementi più precisi per ricostruire le circostanze della morte e tentare di risalire all’identità della persona ritrovata.



















