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Trex Roads: Joe Stamm Band – “The Good & The Crooked (& The High & The Horny)” (2020)

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Se c’è un genere che prende l’energia e il divertimento dei concerti e cerca di portarlo su disco ecco quello è il country rock e il red dirt. Quel country molto ancorato alle radici ma che si sfuma nella modernità dell’honky tonk e del rock and roll da strada. Volete sapere come suona questo tipo di musica? Come sarebbe sentirsi in un live club polveroso o su un bel prato per uno di quei festival americani dove il divertimento scorre a fiumi? Ecco fate partire la title track e prima canzone dell’esordio discografico della Joe Stamm Band. Rock fuso alle radici, chitarre che sfrecciano da una cassa all’altra dei vostri stereo, una voce potente e incisiva e tanta tantissima ironia lirica. Una partenza col proverbiale botto!

 


Il leader Joe è cresciuto nel midwest rurale e ha dentro di sé quell’abilità narrativa propria del genere, influenzato dalle storie di vita vera ma ha contaminato il suo sound con l’anima più propriamente rock della parte buona di Nashville.
Un disco che sorretto dalle chitarre sfreccia via veloce, non dando mai l’impressione di stancare o adagiarsi sugli allori, un po’ come la carriera della Joe Stamm Band negli ultimi anni sempre di supporto a grandi nomi, con il passaparola a fare da volano. Fino ad arrivare a questo autunno dove saranno fra i partecipanti ad uno dei festival più attesi degli ultimi anni : il Whiskey Myer’s Firewater Festival, organizzato proprio dalla band texana che da il nome al tutto (uno dei più bei album di southern rock appunto Firewater dei Whiskey Myers, 2011). Proprio grazie a questo festival li ho conosciuti vedendo il loro nome nella line up (festival che sarebbe un sogno da vedere per il sottoscritto, ci saranno in pratica tutti gli artisti che adoro dai Whiskey Myers, gli Steel Woods, il mitologico Ray Wylie Hubbard, l’outlaw Whitey Morgan, i fantastici Shane Smith & The Saints, per citare i primi che mi vengono in mente.)

Eventi come questo o anche numerosissimi live hanno alimentato questo passaparola fra appassionati di musica country rock indipendente, che ha avuto un’impennata grazie anche a questo disco dove il divertimento e il talento non mancano di certo. C’è spazio anche per una bellissima ballata country, Good Times, con quella venatura malinconica che è propria del genere, la voce è molto convincente, Joe Stamm sembra nato per essere il leader cantante di una country band e l’ironia della successiva Blame It on the Dog è un’ulteriore conferma. Bellissimo l’assolo finale e la ritmica sempre sul pezzo.
Non si lascia nulla all’immaginazione fra gli scatenati riff di Pearl to Pigs una dichiarazione d’amore per il country anti-commerciale e per la sua patria il Texas (e una dichiarazione d’odio chiarissima al pop-country alla Kane Brown, con la quale sono d’accordissimo) e ballate intense, dove fa capolino anche una tastiera come Bottle You Up. Ci sono invece le note di honky tonk scatenati come la conclusiva Tough Times, Hard Luck, dove le chitarre sfrecciano a tutta velocità e il divertimento e la voglia di ballare sono assicurati.

 


La band composta da un ragazzo che sognava di diventare un quarterback professionista ed ha invece un talento e una voce che gli amanti del country rock ameranno, ci regala un esordio esaltante (coadiuvato dal resto del gruppo : Jon Byler Dann al basso, Bruce Moser alla batteria e Dave Glover all’altra chitarra) che durerà nel tempo e sicuramente dopo i festival a cui parteciperanno permetterà un aumento meritatissimo di passaparola e fans scatenati. Condividere il palco con artisti del valore di Reckless Kelly, Randy Rogers, Blackberry Smoke, Kristofferson e Willie Nelson, ha di certo permesso al loro sound di maturare e fondendo country, rock, red dirt, ha permesso a Joe Stamm di coniare un nuovo termine per la musica che sentirete uscire dagli speaker : black dirt country, un sound ispirato dalla loro terra d’origine dove gli inverni sono sferzati da un freddo brutale e le estati sono torride come l’inferno. Tutto qui vita vera, amore per le proprie origini e tanto talento. Non vediamo l’ora di ascoltare il seguito di questo bellissimo disco, Midwest Town che uscirà a settembre 2021, nel frattempo mettetevi comodi e fatevi trasportare in questo viaggio chitarristico nel country del midwest, non ve ne pentirete di certo.
Buon ascolto,
Claudio Trezzani by Trex Roads www.trexroads.altervista.org
(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link : https://trexroads.altervista.org/the-good-the-crooked-the-high-the-horny-joe-stamm-band-2020/ )

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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