TRENTO Il versante della montagna nei boschi di Caldes, in Trentino, dove si sono svolti i fatti che hanno portato alla morte del runner 26enne Andrea Papi, che sarebbe stato attaccato da un orso, è presidiato dal personale del Corpo forestale anche con attività di informazione verso persone che intendono usufruire della rete stradale e sentieristica.
Lo fa sapere la Provincia autonoma di Trento in una nota. In mattinata il dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della PAT, Raffaele De Col, ha incontrato in modalità telematica i rappresentanti delle strutture operative impegnate nelle ricerche del 5 e 6 aprile.All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Federazione provinciale dei Vigili del fuoco volontari, Scuola cani da ricerca e catastrofe, Soccorso alpino e speleologico, Psicologi per i popoli e Croce rossa del Trentino, oltre a Corpo forestale trentino, Servizio antincendi e Protezione civile, Servizio foreste, Servizio faunistico e Servizio prevenzione rischi e Cue della Provincia autonoma di Trento. Vi ha preso parte anche il sindaco di Caldes, Antonio Maini, che ha ringraziato gli operatori “anche a nome della famiglia del giovane e dell’intera comunità. Complimenti per la vostra capacità operativa, che anche in questa occasione si è dimostrata efficace”. Il dirigente generale De Col ha portato il grazie e la vicinanza del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e informato sulle attività di controllo e presidio in corso nella zona.