MAGENTA – Sono rimasti intrappolati sul suburbano S6 per un’ora e mezza, tra Pregnana e Rho, su un treno strapieno e con l’aria condizionata a singhiozzo. Ora Trenord se la prende con quei pendolari che hanno approfittato delle porte aperte per scendere e abbandonare una situazione insostenibile (come capitò anche a me di dover fare, in condizioni simili, durante un viaggio Parigi-Milano, anni fa!).
Inaccettabile. Altro che “eccellenza lombarda”
Le parole di Paolo Razzano, ex vicesindaco magentino ed ora coordinatore della segreteria metropolitana del Pd, esprimono appieno lo stupore (legittimo) derivante dalla notizia diffusa dal Corriere della Sera dopo i clamorosi disagi verificatisi ieri, e sottolineati da molti post sui social di pendolari magentini.
La collega Giovanna Fagnani scrive che ” Un gruppo di pendolari è sceso e una quindicina di loro si è incamminata in direzione Rho sul sentiero che costeggia i binari, utilizzato dagli addetti alla manutenzione. Qualcuno addirittura ha proseguito fra i boschi che costeggiano l’Olona. Dieci passeggeri sono stati poi raggiunti e identificati dagli agenti della Polfer di Rho diretta dall’ispettore Vittorio Infante e scortati in sicurezza fino alla stazione. Nessuna multa è stata emessa, ma ora ci sarà un’indagine: la sanzione prevista dalla legge sarebbe di 516 euro”.
Danno, beffa, cornuti e mazziati. Metteteci i termini che preferite, ma quanto successo ha maggiore attinenza col teatro dell’assurdo che con le frequenti disavventure degli utenti di Trenord.