TRECATE NO – Nuvole dense, nere, immobili. Per certi versi minacciose. Le vediamo praticamente tutti i giorni e, ormai, ci abbiamo fatto l’abitudine. Provengono dal vicino Polo Industriale San Martino di Trecate. Nonostante le mille rassicurazioni, gli impianti monitorati minuto per minuto e le tecniche ultramoderne di gestione, è naturale che le preoccupazioni ci siano. “E’ così tutti i giorni – commenta una persona – Ci impegniamo tanto a condurre una vita sana e poi di fronte agli occhi troviamo queste nubi nere”. La domanda è ovvia. Quelle nubi sono inquinanti e pericolose per la nostra salute? Al momento ci dobbiamo basare soltanto sul sito di riferimento che contiene informazioni tranquillizzanti. La raffineria Sarpom ha avviato la sua attività nel lontano 1952 e, da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. I problemi ci sono stati, e tanti. La Sarpom S.r.l. è una Società partecipata dalla Esso Italiana S.r.l. (74,81%) e dalla italiana petroli S.p.A. (25,19%) che gestisce la raffineria ubicata in San Martino di Trecate, a due passi da Boffalora Ticino, e il terminale marittimo di Quiliano con relativo deposito. Una realtà industriale all’avanguardia.
“Nel corso degli anni – leggiamo – ha mantenuto un alto livello di investimenti per il continuo miglioramento degli impianti, dei processi produttivi e per mantenersi competitiva, operando con i più alti standard di sicurezza e rispetto per l’ambiente”. Una realtà che investe nella sicurezza del personale e in quella ambientale. Fa parte del gruppo la ExxonMobil che si è trasformata da società statunitense, volta alla commercializzazione di petrolio per illuminazione a livello locale, in uno dei principali gruppi mondiali del settore energetico. Nella sezione ‘Ambiente’ il sito di riferimento presenta due sottosezioni. Una dedicata alla responsabilità ambientale con uno slogan più che rassicurante che recita “Ci impegniamo nel gestire le attività in modo responsabile e nel contribuire a fornire l’energia in maniera affidabile e sostenibile sotto il profilo sociale e ambientale”.
E l’altro riguarda i cambiamenti climatici nel quale si scrive: “La ExxonMobil è impegnata nel contribuire a far fronte a questa importante sfida della società e ha sempre studiato e affrontato in maniera aperta e trasparente i rischi dei cambiamenti climatici, il ciclo di vita dell’anidride carbonica e la riduzione delle emissioni”. Dal 2000, ExxonMobil ha speso più di $ 10 miliardi per sviluppare soluzioni energetiche a emissioni ridotte. Il sito è trasparente e presenta dati ben chiari e precisi. Normale però che i dubbi, nel vedere quelle nubi fisse e minacciose permangano. E la domanda sulla loro pericolosità resti.