Dopo mesi di crisi strisciante, la giunta guidata da Federico Binatti è ufficialmente caduta. Nella mattinata di oggi, nove consiglieri comunali hanno rassegnato le dimissioni, determinando lo scioglimento del consiglio comunale. Si conclude così, con due anni di anticipo, l’esperienza amministrativa del centrodestra a Trecate.
Una crisi annunciata, fatta di rimpasti, passaggi di casacca e tensioni crescenti all’interno della maggioranza. Ora, la città sarà affidata a un commissario prefettizio, in attesa di tornare alle urne, probabilmente nella primavera del 2026. La caduta di Binatti non si ferma al piano locale: decade infatti anche da presidente della Provincia di Novara, ruolo che ricopriva proprio in virtù della carica di sindaco.
Nel vuoto lasciato dall’amministrazione uscente, le forze di opposizione si muovono per costruire una nuova proposta politica. Il Movimento 5 Stelle, in una nota, definisce questa conclusione come «la fine di un capitolo fallimentare, in cui più che al bene comune si è pensato a giochi di potere e spartizioni interne». I pentastellati rivendicano la necessità di un’amministrazione «seria, competente, vicina ai cittadini e libera da logiche di partito».
Sulla stessa linea il Partito Democratico, che parla di «un’amministrazione trascinatasi per mesi nell’immobilismo, incapace di rispondere ai problemi reali dei cittadini». Per Marco Uboldi, la priorità ora è «aprire una fase nuova, fatta di ascolto, serietà e competenza». Gli fa eco Filippo Sansottera, che punta il dito contro «una gestione fatta di slogan e annunci, che ha ignorato temi centrali come sicurezza, commercio, viabilità e decoro urbano».
Dal versante civico, Raffaele Sacco di Trecate Domani richiama all’urgenza di «ricostruire la fiducia tra istituzioni e cittadini», con una proposta basata su «servizi, attenzione al sociale, cultura e giovani». Per Emanuela Cazzadore della lista Uboldi Sindaco, il fallimento della giunta è stato segnato da «distanza e disinteresse», mentre per Anna Uboldi è tempo di «una visione chiara e partecipata per il futuro della città».
Il centrodestra, al momento silente, potrebbe rilanciare la propria proposta attorno alla figura dell’ex vicesindaco Rossano Canetta, vicino a Fratelli d’Italia, il cui nome circola come possibile candidato alla successione. Ma il quadro è ancora in divenire.
Trecate entra così in una fase di transizione e riflessione. Le dimissioni di oggi segnano la fine di un ciclo politico, ma soprattutto l’avvio di una nuova sfida per tutte le forze in campo: riconquistare la fiducia dei cittadini e restituire alla città un’amministrazione all’altezza delle sue esigenze. La campagna elettorale, nei fatti, è già cominciata.