«È finito il tempo in cui l’Europa poteva sbandierare “unità” e “solidarietà” senza doverle dimostrare con i fatti. La crisi energetica, vero banco di prova per l’Unione Europea, richiede iniziative concrete e condivise, che però tardano ad arrivare, lasciando spazio a divisioni ed egoismi, che ci fanno perdere la faccia sul piano internazionale e minano i capisaldi del mercato unico.
Bruxelles non può consentire che la Germania falsi la competizione interna e globale con uno scudo di 200 miliardi contro il caro bollette. Tutta la manifattura europea deve essere salvata perché è la sola che potrà portarci fuori dalla crisi, ripagando con gli interessi il sostegno economico delle istituzioni UE.
L’Europa non può fare piccole guerre di bottega di fronte a un crocevia della storia. Abbiamo competitor che scommettono sulle nostre divisioni e sulle nostre debolezze, dobbiamo dimostrarci più forti e più grandi per dare un segnale al mondo che l’Europa è pronta a raccogliere le sfide di questo tempo».
Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo.
