Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.
MILANO – E’ tornata libera Laura Bordonaro, l’ex manager della societa’ partecipata Accam finita ai domiciliari nell’ambito della maxi indagine della Dda di Milano su un sistema di corruzione, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti alla politica che, lo scorso 7 maggio, ha portato a 43 misure cautelari. Lo ha deciso il gip Raffaella Mascarino revocando l’arresto, come chiesto dal difensore Lorenzo Meazza, e dopo che la donna in piu’ interrogatori ha collaborato con gli inquirenti, cosi’ come diversi altri arrestati per i quali, tra l’altro, si profilano istanze di patteggiamento.
Bordonaro nell’ultimo interrogatorio davanti al pm Luigi Furno ha spiegato il meccanismo della cosiddetta ‘decima’, ossia retrocessioni di denaro, al quale avrebbero aderito parecchi consulenti delle societa’ pubbliche o partecipate nominati grazie a Nino Caianiello, ex esponente di Forza Italia a Varese e ritenuto dagli inquirenti il “burattinaio” del sistema.
L’ex manager, come altri arrestati, dopo le ammissioni e i contributi all’inchiesta, punta a patteggiare. Qualche settimana fa la donna aveva anche raccontato ai pm di aver sentito Caianiello, l’allora eurodeputata azzurra Lara Comi (indagata), e Carmine Gorrasi, ex responsabile di FI a Varese, discutere “della necessita’ di costituire delle societa’ per far transitare dei soldi per finanziamenti elettorali ed al fine di far tornare parte dei soldi a Caianiello stesso”.
Fonte- Ansa
Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.