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Torna il “Memorial Enrico Cucchi”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA –  Torna il 2 e 3 Giugno sul terreno del ‘Francesco Plodari’ di Magenta il Memorial Enrico Cucchi, giunto alla 23 esima edizione.

Il torneo di calcio internazionale giovanile riservato alla categoria Esordienti è ormai un appuntamento classico all’interno delle manifestazioni inserite nel cartellone della ‘Battaglia di Magenta’. Questo grazie all’impegno dell’Inter Club Magenta Nerazzurra – che proprio quest’anno taglia i suoi primi 40 anni d’attività – presieduto da Luciano Cucco.

L’iniziativa come sempre è patrocinata dal Comune di Magenta e vede in campo società di rango. Nel Girone A si affronteranno l’Eintracht Francoforte, la Sampdoria, la Pro Sesto e il Magenta. Mentre nel Girone B ci saranno l’F.C Internazionale Milano 1908, il Monza Calcio, l’Inveruno e l’Arconatese. La prima partita si disputerà alle ore 13 di sabato 2 Giugno, in campo i Canarini contro i pari età dell’Eintracht. Le finali nel pomeriggio della domenica a partire dalle 14.

Il calendario completo lo si può trovare sul sito dell’evento www.memorialcucchi.it 

Naturalmente, questa bella consuetudine che si è consolidata negli anni, ha come obiettivo principale quello di ricordare la figura di Enrico Cucchi, centrocampista cresciuto nell’Inter e strappato alla vita troppo presto. Enrico, infatti, classe ’65, morì il 4 marzo del ’96. Causa ufficiale un melanoma alla coscia che se lo portò via nel giro di sei anni. Era un campione dai valori sani. Apparteneva ad un calcio, quello degli anni ’80 che ben poco aveva a che fare con quello attuale. Walter Zenga, Beppe Bergomi, Riccardo Ferri, Beppe Baresi, Enrico Cucchi…

Lo ricordiamo bene ancora con la maglia in flanella della Mec Sport (altro che tessuti idrofit….) sponsor Misura, calcare il suolo del ‘Meazza’. Correva la stagione 1984/85. Semifinale di Coppa UEFA a San Siro. Di fronte all’Inter di Ilario Castagner e di Kalle Rummenigge c’è il blasonatissimo Real Madrid di Gallego, Santillana, Camacho, Butragueno,  e tanti altri campioni. Di là c’è un giovane nerazzurro con la maglia numero 7 sulle spalle, che senza alcun timore reverenziale disputa una gara da autentico veterano.

 

Alla fine l’Inter vincerà 2-0 con le reti di Liam Brady e Spillo Altobelli che mise il suo sigillo ad una prestazione pressoché perfetta in un Meazza che assomigliava ad una bolgia. Al ritorno la biglia in testa a Bergomi e molti episodi, perlomeno strani (ma che erano la norma all’epoca al ‘Bernabeu’), scrissero un’altra storia. Ma qui poco conta.

Centrocampista eclettico ed intelligente, Cucchi andò poi in prestito all’Empoli e alla Fiorentina dove giocò con successo anche da libero. Quindi, il ritorno a Milano l’anno dopo l’Inter dei record. Era la stagione 1989/90 l’Inter dei Panzer (Andy Brehme, Lothar Matthaus, Jurgen Klinsmann) agli ordini del Trap. Cucchi alzò al cielo la Supercoppa in una fredda serata di dicembre. Vittoria con la Sampdoria per 2 a 0 gol di Aldo Serena e, appunto, di Enrico Cucchi. Noi lo ricordiamo così oggi come allora. Ciao Enrico! 

Fabrizio Valenti

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