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Torna a Morimondo la tredicesima edizione della Festa del Latte

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Il Mercatino Enogastronomico della Certosa alla Festa del Latte da domenica 23 a martedì 25 aprile

MORIMONDO – Due giorni dedicati al latte e all’arte casearia. Dove? A Morimondo, alle porte di Milano, sede di una tra le più belle abbazie romaniche d’Europa e borgo slow che da 13 anni dedica all’oro bianco un evento molto atteso.
L’appuntamento con la Festa del Latte è per domenica 23 e martedì 25 Aprile: ricco il calendario della due giorni tra mercatini enogastronomici e degli hobbisti, camminate nel verde a Cascina Fiorentina e ai fontanili della zona, momenti di didattica per i bambini con i laboratori di produzione del formaggio e dimostrazioni di arte casearia.
Tra i protagonisti della festa anche il Mercatino Enogastronomico della Certosa con le sue eccellenze food&wine in via XXv Aprile e al giardino del Ristorante La Commenda: miele, frutta e verdura dalla Sicilia, cioccolato, offelle, salami e specialità d’oca, vini dell’Oltrepò Pavese, confetture, verdure sottoli, pane, olio e taralli dalla puglia, distillati, pasta fresca con degustazione di ravioli, kefir, kombucha e altri prodotti fermentati, lo zafferano di Mornico Losana, il pane dell’Associazione Grani della Tradizione.

La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l’opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

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