Taffo Funeral Services, l’impresa funebre che ha rivoluzionato la comunicazione nel settore, con sede anche a Monza e in oltre altre 40 città italiane, cambia nome e diventa TANUBA. La sede di Monza si conferma punto strategico per il territorio e simbolo del legame del marchio con la comunità locale, mentre TANUBA si prepara anche a una crescita sempre più internazionale.
Un passaggio storico che non segna una rottura ma un’evoluzione naturale: tutto ciò che è stato costruito sotto il nome Taffo – campagne, iniziative, collaborazioni e impegno sociale – rimane la base solida su cui oggi si innesta una nuova identità. Dal cognome familiare si passa a una visione collettiva, capace di tutelare e valorizzare una community di oltre un milione di persone.
La scelta di abbandonare il nome Taffo nasce da motivazioni strategiche e valoriali. L’obiettivo è proteggere e rafforzare l’identità di una comunità che nel tempo è diventata parte integrante del brand, evitando possibili strumentalizzazioni legate a un cognome e trasformando un patrimonio fatto di persone, idee e partecipazione in un’identità condivisa.
Il nuovo nome, TANUBA, unisce “Taffo” e “Anubi”, l’antica divinità egizia protettrice dei defunti: un richiamo simbolico che proietta l’impresa verso il futuro, mantenendo i valori che l’hanno resa unica e riconoscibile in tutto il mondo – rispetto, consapevolezza, ironia e umanità.
Accanto a questo passaggio identitario, nasce anche la mascotte TANUBA, una simpatica baretta in giacca e cravatta che sta accompagnando il brand in questa nuova fase. Non si tratta di una scelta imposta dall’alto, ma di un gesto di partecipazione collettiva: è stata infatti la community stessa a selezionarla, sottolineando ancora una volta quanto centrale sia il coinvolgimento diretto delle persone nelle decisioni del brand. TANUBA diventa così il simbolo concreto della trasformazione: un volto riconoscibile, vicino, scelto da chi ha sempre reso vivo e autentico il dialogo con l’impresa.
“Con TANUBA vogliamo consolidare l’identità collettiva che negli anni si è creata attorno al brand e preparare il terreno a una crescita sempre più internazionale, senza perdere la nostra voce autentica – dichiara Alessandro Taffo – Continueremo a fare quello che ci ha resi noti: affrontare temi delicati con ironia, umanità e partecipazione sociale.”
Negli anni Taffo Funeral Services è diventato un caso unico a livello mondiale: la prima impresa funeraria a ridefinire i canoni della comunicazione del settore, il primo brand funerario al mondo ad avere assunto il ruolo di opinion leader nella comunicazione e nel marketing, una voce autorevole nei dibattiti culturali e sociali. Lo ha fatto con campagne ironiche ma mai offensive, con prese di posizione in ambito politico e civile, come il recente sostegno al Global Movement to Gaza Italia, e con interventi nel dibattito pop, da Sanremo ai concerti dei Coldplay. Lo ha fatto anche attraverso progetti culturali e creativi, dalla docu-serie Questa cassa non è un albergo su Real Time, al libro Taffo. Ironia della morte (Baldini+Castoldi) di Riccardo Pirrone, fino al brano musicale Magari Muori, tormentone dell’estate 2019 di Romina Falconi.
A rafforzare ulteriormente l’unicità del brand arriva anche il Corso Online per Operatore Funebre, un progetto formativo che nessun’altra impresa funeraria ha mai realizzato. Pensato per avvicinare le persone al settore con un linguaggio semplice e concreto, il corso racconta la storia e i valori di questa professione, ne illustra le competenze necessarie e condivide le metodologie che hanno reso celebre l’azienda. Al termine, i partecipanti ricevono un attestato formativo, conferma dell’autorevolezza e della capacità di innovazione che da sempre distinguono il marchio.
Al centro di tutto c’è sempre stata la community, protagonista attiva delle scelte e delle iniziative: dalla mascotte al merchandising, dai contenuti social alle campagne di sensibilizzazione. Persino il celebre “bara salvagente”, il materassino a forma di feretro realizzato con SOS Mediterranée e legato a una donazione per le missioni di salvataggio nel Mediterraneo, è nato come provocazione ironica e al tempo stesso riflessione sociale. Anche grazie a queste iniziative, Taffo è diventato il primo brand funerario al mondo con un e-commerce richiesto a livello internazionale.
Oggi il gruppo conta oltre quaranta sedi in tutta Italia, tra cui una presenza significativa anche a Monza, città che ospita una delle realtà di riferimento del marchio TANUBA e che rappresenta un punto strategico per la diffusione dei suoi valori sul territorio.
Le altre sedi includono: Ancona, Anzio, Aprilia, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio (Va), Cagliari, Cattolica, Chivasso, Civitavecchia, Ferrara, Fagnano Olona (Va), Gallarate (Va), Genova, Guidonia, Ladispoli, Latina, Legnago (Vr), Legnano (Mi), Mantova, Milano, Nettuno, Oppeano, Ostia , Pavia, Pomezia, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Samarate (Va), Torino, Varese, Venaria, Verona, Vicenza e ben 6 sedi a Roma.
Il modello di franchising centralizzato garantisce coerenza nei valori e nella qualità del servizio, mentre un fatturato annuo tra i quindici e i sedici milioni di euro conferma la solidità di un percorso di crescita che si estende anche all’estero. In questo quadro, il rebranding non è solo una scelta di tutela ma anche un passaggio linguistico e culturale che prepara TANUBA a confrontarsi con mercati sempre più globali.
Con Taffo il settore funerario ha perso il silenzio che lo circondava, guadagnando dignità e centralità nel dibattito pubblico. Parlare di morte non è più un tabù ma un modo per promuovere una riflessione collettiva, più inclusiva e autentica. Con TANUBA questo percorso prosegue e si rafforza: stessa ironia, stessi valori, stessa voce, ma con un’identità nuova, più solida, ampia e condivisa, capace di guardare oltre i confini italiani.
Con TANUBA si chiude un ciclo e se ne apre uno nuovo. Il futuro della comunicazione funeraria sarà ancora più vicino alle persone, forte, riconoscibile e autentico.
Se con Taffo è stato dimostrato che si può parlare di morte senza paura, con TANUBA si afferma che farlo significa in realtà parlare di vita, di comunità e di futuro.