Superstrada: espropri al via, è una buona notizia nonostante i bronci dei No Tangenziale (che parlano di una tangenziale che non c’è)- di Fabrizio Provera

Decenni di opposizione sterile hanno ritardato un adeguamento infrastrutturale che tutti sentono come necessario, tranne una minoranza sparuta e rumorosa

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I signori dei No Tangenziale hanno campato per anni su una impostura. La strada che si sta per realizzare tra Vigevano ed Albairate, e poi da Albairate a Magenta con tanto di variante di Pontenuovo, NON è una Tangenziale.

I signori NO TANG sono una minoranza chiassosa e rumorosa, esigua. Dimenticano, o fanno finta di dimenticare, che il Magentino Abbiatense è l’area meno urbanizzata del’area metropolitana (Abbiategrasso è urbanizzata al 32%, Sesto San Giovanni al 99), ne siamo da sempre soddisfatti e non è merito loro, visto che nessuno di loro ha fatto scelte urbanistiche di peso (e per fortuna).

Abbiamo, sul territorio, il primo parco regionale italiano e più grande d’Europa, sempre NON per merito loro ma di chi lo creò nel 1974. I signori No Tang, oltre all’impostura, nelle loro lunghissime articolesse (che pubblichiamo sempre integralmente, come la seguente) non ricordano MAI lo scandalo del tratto di ss 526 da Robecco ad Abbiategrasso, dell’attraversamento della statale 11 a Pontenuovo, delle decine di morti lungo gli anni, della totale e palese inadeguatezza di una rete stradale vecchia di 60 anni. Blaterano di mobilità su ferro e si dimenticano che lungo l’asse Mortara-sud ovest-Milano la nuova linea S19 porterà (a settimane, non tra decenni) un treno ogni 15 minuti.

Cosa pretendono di più, un servizio di navicella spaziale tipo Star Trek col capitano Kirk che staziona a Magenta o Robecco, o Cassinetta? I No Tang sono inadatti e incompatibili con una seria cultura di governo, che deve includere una mobilità che loro rifiutano: ci sta, ma è una posizione insostenibile. I No Tang hanno perso la loro battaglia ma ci hanno fatto perdere decenni, preziosi e irrecuperabili. Quindi si mettano il cuore in pace, Morimondo, la splendiva vallata del Ticino, le aziende agricole, gli agriturismi e i boschi rimarranno, la Bellezza di questa porzione di territorio pure, al lordo e pure al netto di mancanze e difetti.

Quindi ben vengano gli espropri, che arrivino presto i cantieri e speriamo ovviamente senza nessuna lungaggine o disagio eccessivo (perché dei disagi ci saranno, noi a differenza di qualcuno non diciamo bugie). Signori, il vostro tempo è scaduto. E a nostro modesto avviso è una gran bella notizia. Per tutti. Saluti e riverenze cordiali.

Fabrizio Provera

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Qualcuno sarà felice, “arriverà finalmente il progresso” anche nel territorio agricolo dell’abbiatense, cantieri infiniti, coi tempi biblici della realizzazione di numerose infrastrutture stradali nel nostro paese, aumento spropositato del consumo del suolo agricolo, del traffico, dell’inquinamento, peggioramento della salute pubblica, spopolamento dei centri abitati per dare spazio a periferie occupate da nuovi centri commerciali, data center, capannoni industriali, annessi e connessi.

Contente soprattutto saranno la Società Immobiliari che su questo “progresso” avevano scommesso, acquistando terreni agricoli nel Comune di Abbiategrasso.

I Comuni favorevoli hanno peccato gravemente nell’informare i cittadini sull’impatto e sui fini dell’opera, non dimenticheremo mai di essere stati invitati, come Comitati, ad uscire dalla sala del Comune di Robecco quando denunciammo la volontà della Sindaca di non mostrare l’intero progetto ma solo il tratto riguardante il proprio Comune.

Per la realizzazione della strada, che tanto interessa agli automobilisti che, emigrati dalla grande città per vivere in condizioni più umane, hanno scelto zone di pregio paesaggistico in due Parchi Ticino e Parco Agricolo Sud Milano, stanno arrivando gli espropri in loco e si pongono le basi per l’accerchiamento dei Comuni interessati all’opera.

Saranno contenti i nostri figli e nipoti?
Forse è per loro che abbiamo lavorato tanto in questi lunghi anni, dal 2002 con la raccolta di 14.000 firme coi banchetti, in strada, nelle piazze, a mano, raccogliendo fondi per i vari ricorsi, costruendo cultura, mostre, eventi, manifestazioni, festival, assemblee e proponendo progetti alternativi meno impattanti e costosi.
Comunità resistenti nelle sue varie forme, ampliatesi e diffuse in tante realtà.
Il potere teme la conoscenza, l’approfondimento, la ricerca di soluzioni che tutelino i Beni Comuni, questo noi l’abbiamo messo in pratica e ne trasmettiamo l’eredità a chi saprà coglierne il valore.

A sostegno e in collaborazione con gli espropriati chiediamo di non nascondersi, di non sentirsi soli, di rendere pubblico l’esproprio perché, anche se riceveranno indennizzi, siamo convinti che tanti di loro hanno manifestato con noi, nei lunghi anni, con amore per la propria terra e la loro attività.

Perché il Progetto Anas trattasi di una superstrada a grande traffico in aree protette da due parchi, inclusa una Riserva della Biosfera, MAB dell’Unesco, inserita nella Rete ecologica Regionale e nelle aree prioritarie per la biodiversità in Lombardia.
Ricordiamo alcune cose:

La Vigevano Malpensa dal 2014 ha perso il suo fine legittimo, il collegamento tra Milano e Malpensa perché, probabilmente per la contrarietà diffusa dei Comuni, la tratta verso Milano è stata stralciata, la S.S. 114 che abbiamo sempre chiesto venisse riqualificata, con la semplice eliminazione dei semafori e la creazione di rotonde e un sottopasso al Garden Viridea, rimarrà così com’è anche perché in uno dei suoi lati si sta realizzando una pista ciclabile.

Sempre ammesso che venga realizzato in tempi brevi il ponte da seicento metri sul Naviglio, di Leonardo, strada Vigevanese e stazione ferroviaria il traffico veicolare si immetterà a imbuto sulla SP 114.

Devastati i terreni e i reticoli idrici di varie aziende agricole di Albairate, reso esecutivo anche il progetto della tratta “A” Albairate-Magenta, accerchierà Albairate e scavalcato il canale scolmatore cementificherà i terreni del Parco del Ticino in Cassinetta di Lugagnano, uno dei Borghi più belli d’Italia, Robecco S/N e Castellazzo de’ Barzi, Magenta e Boffalora S/T.

Autorizzata nel 2023 grazie alla nomina di un Commissario Straordinario, Eutimio Mucilli (attualmente indagato per corruzione), che in aperto conflitto di interessi, essendo un Dirigente di Anas, conclude la Conferenza dei Servizi nonostante il parere contrario dei due Parchi, Città Metropolitana, i Comuni di Albairate, Cassinetta di Lugagnano e Boffalora S/T ed escludendo, dalla Conferenza dei Servizi, i Comuni di Cisliano, Cusago e Milano, ovvero la Tratta “B” Albairate-Tangenziale Ovest Milano.

La valutazione ambientale dell’opera (VIA) avviata nel 2005 si conclude nel 2008 e non viene più aggiornata.
Ci sono innumerevoli prescrizioni ambientali da ottemperare, sottolineate anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ma vengono demandate al progetto esecutivo senza che nessuno abbia mai incontrato un tecnico o visto programmare una visita sul territorio fatta con uno spirito di conoscenza e di collaborazione.
Intanto il mondo è cambiato, il territorio è cambiato, ha esigenze di mobilità profondamente mutate e le crisi ambientali e climatiche si sono notevolmente aggravate. Il consumo di suolo ha raggiunto valori indicibili e fuori controllo.

Abbiamo intitolato, non a caso, questa ultima progettazione di ANAS: LA STRADA CHE NON VA A MILANO

Ma l’aspetto più grave del complessivo progetto ANAS, nato per realizzare il secondo anello delle Tangenziali di Milano, è che comprende in futuro la trasformazione della tratta “A” Albairate-Magenta in una autostrada a pagamento e la realizzazione della TOEM (Tangenziale Ovest Esterna di Milano).

Conosciamo bene che fine hanno fatto le prime due tratte del secondo anello delle Tangenziali di Milano: BreBeMi e TEEM (Tangenziale Est Esterna di Milano).
Sono autostrade vuote che hanno portato ad un indebitamento complessivi di oltre 3,3 miliardi di €.

Si poteva fare meglio? Certamente SI, non solo da noi ma anche in altri territori, e a sostegno e in collaborazione con il Comitato Ferma l’Ecomostro una nostra delegazione parteciperà alla Manifestazione Pubblica “Fermare la Tratta D Breve Pedemontana” a Monza il 4 Ottobre”.

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