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Stilista impiccata: si riapre il caso di Carlotta che porta fino a Magenta

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MAGENTA –  Ormai, il caso di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata nello scorso mese di maggio nei giardini di piazza Napoli, a pochi passi da casa sua, non fa più notizia. Nel senso che il tam tam mediatico a livello nazionale è incessante. Della drammatica vicenda che porta fino a Magenta e, in particolar modo, a Marco Venturi, all’epoca suo fidanzato, questa settimana, si è occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto in onda su RAI 3. Dunque, non solo 4 Grado di Gian Luigi Nuzzi che ormai da diversi venerdì sera, si occupa di questo caso dai contorni ancora tutti da decifrare.  Quel che si sa, comunque, è che alla fine hanno ottenuto una piccola soddisfazione i famigliari di Carlotta. In particolar modo, è stata premiata la tenacia della sorella Giorgia. Che si è opposta sin da subito alla iniziale richiesta del PM di chiusura indagini. La famiglia Benusiglio insiste: “Indagate su Marco Venturi”. E, in effetti, Venturi che si è avvalso della facoltà di non rispondere, frattanto, risulta formalmente indagato. Il suo legale, Andrea Belotti continua a proclamare la sua innocenza e la sua totale estraneità ai fatti. Di parere avverso, i famigliari della povera Carlotta che chiedono ai giudici di agire nei confronti del Venturi. e di battere le piste di omicidio o istigazione al suicidio. Ancora in settimana Giorgia ha ribadito questi concetti ai microfoni della giornalista di Rai 3: “Mia sorella aveva un lavoro che andava a gonfie vele perchè mai avrebbe dovuto compiere un simile gesto? E poi perchè farlo lontano da casa, in maniera così scenica, lei che era una persona riservata e amava la sua privacy?”. Gli interrogativi sono tanti, come messo in evidenza nell’ultimo reportage di “Chi l’ha visto?”. Non ultima, l’ultima burrascosa lite ripresa delle telecamere della zona, andata in scena tra i due, poco prima della tragedia. Tanto che dalle sequenze riprese dalle telecamere del Comune di Milano, ad un certo punto, si vede anche un jeep con militari a bordo in servizio di controllo del territorio, affiancare e chiedere ai due spiegazioni su cosa stesse accadendo. Poi girato l’angolo Marco e Carlotta – come mostrato in tivvù – continueranno la loro lite. Di certo, agli atti c’è anche una denuncia di Carlotta nei confronti di Marco per maltrattamenti che sarebbe la prova di un rapporto non certo sereno. Accuse che però il legale di Venturi smentisce seccamente: “Sono tutte falsità”. Il giallo va avanti. L’auspicio è gli organi inquirenti svolgano al meglio il loro lavoro per capire se la morte di Carlotta sia stato effettivamente un gesto estremo, se sia stata spinta a farlo o, se sia stato un tragico errore.

F.V.

 

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