MILANO – Nuova Costituente è molto scettica sull’iniziativa annunciata dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, e dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che intendono arruolare 60 mila cosiddetti “assistenti civici” chiamati a vigilare sul rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale previste nella “fase 2”.
Anche se i contorni dell’operazione non sono ancora del tutto chiari, è difficile che essa non si traduca in ulteriore spesa pubblica e questo proprio nel momento in cui si dovrebbe prestare il massimo rispetto per i soldi dei contribuenti. Per giunta, l’ingaggio di un esercito di spioni e controllori rappresenterebbe un segnale della scarsa fiducia che lo Stato ha negli individui, oltre che un ulteriore elemento di disgregazione sociale.
Nei fatti, i cittadini sarebbero divisi in due categorie: chi in condizioni spesso difficili si prodiga e s’industria per andare avanti, ripristinare condizioni di praticabilità economica e produrre ricchezza, e chi invece ha quale obiettivo quello di controllare la vita altrui, regolando e ammonendo.
Per Nuova Costituente, però, non si devono mettere i cittadini gli uni contro gli altri, ma va invece valorizzata la responsabilità individuale al fino di costruire un nuovo rapporto di fiducia tra cittadini, comunità e istituzioni.