Dalle prime ore di stamatitna nelle province di Monza e della Brianza, Varese, Milano, ma anche Palermo e Alessandria, i carabinieri di Desio, con il supporto di quelli dei reparti territorialmente competenti, daranno esecuzione a due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Milano e di Monza, a seguito delle richieste avanzate rispettivamente dalla Procura Distrettuale di Milano e dalla Procura Ordinaria di Monza.
Le indagini dei Carabinieri della Sezione Operativa di Desio e della Tenenza di Cesano Maderno, hanno permesso di smantellare, non soltanto il traffico di droga eseguito al dettaglio, ma anche il livello superiore rappresentato da un gruppo criminale, operante e persistente all’interno del polmone verde del Parco delle Groane.Il primo gruppo di indagati, di cui dodici in carcere e uno agli arresti domiciliari (8 marocchini, 3 italiani e 2 albanesi) sono ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi.
Gli arresti scaturiscono dalle indagini durate tre anni dei militari della Tenenza di Cesano Maderno e che hanno consentito di scardinare una strutturata rete organizzata di smercio di cocaina, eroina e hashish, in grado di alimentare un consistente mercato della droga – in modalità take-away h24, all’interno dell’area boschiva – dove ogni elemento dell’organizzazione ha svolto un ruolo ben preciso (capi/organizzatori, addetti alla vigilanza, autisti e fornitori specifici per tipologia di stupefacente, in grado di procurare anche un kg di droga per volta) e che non ha trovato una battuta d’arresto neppure nel periodo della zona rossa, in piena emergenza Covid, e durante l’abbondante nevicata dello scorso inverno. Dagli accertamenti sarebbe emerso che i pusher, in diversi orari del giorno e della notte, erano appostati tra gli alberi, pronti a vendere dosi a folti gruppi di acquirenti che giungevano da diverse località, spesso in treno.In questo ambito, sono stati eseguiti 18 arresti in flagranza di reato emonitorate un migliaio di cessioni di stupefacente, con il deferimento di altre 11 persone, che, non facendo parte dell’associazione, sono state ritenute responsabili, a titolo individuale, di attività di spaccio e, in ultimo, l’identificazione di 113 assuntori.