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+Sognavano di andare ai Caraibi rapinando sale slot: indagine dei CC di Rho, in manette due uomini di Saronno

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 Sognavano di andare ai Caraibi con i soldi ‘incassati’ dalle rapine “per dare una svolta alla loro vita”. Per questo un 58enne e un 65enne sono stati fermati il 18 novembre scorso dai carabinieri che hanno dato esecuzione a fermo indiziato di delitto emesso dalla Procura di Monza nei loro confronti.
I due, pregiudicati, avevano messo a segno una rapina aggravata consumata in concorso con l’utilizzo di armi e con il volto completamente travisato. Per il 65enne inoltre un’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto in regime di detenzione domiciliare. Per entrambi è stato contestato il furto aggravato in concorso del veicolo utilizzato per compiere la rapina. Il provvedimento trae origine da un’attività di indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Rho – Sezione Operativa intervenuti immediatamente a seguito della rapina compiuta presso la Queen Slot di Solaro il 13 ottobre scorso. Le risultanze investigative condotte anche mediante l’utilizzo di intercettazioni telefoniche e ambientali in macchina, oltre all’analisi incrociata di tabulati, l’analisi dei varchi stradali e le immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza presenti in zona, ha permesso di ricostruire nel dettaglio i fatti e l’intenzione da parte dei due rapinatori di compiere un’ulteriore rapina che ha portato la Procura all’emissione dei fermi. I due rapinatori avevano organizzato il tutto nei minimi dettagli: il 12 ottobre avevano rubato un furgone a Nerviano e lo avevano lasciato in un parcheggio nelle vicinanze della Sala Slot dove l’indomani si sarebbero presentati per compiere la rapina. I due eventi erano avvenuti in un orario compatibile con il permesso di assentarsi per esigenze di vita quotidiana per il 65enne detenuto ai domiciliari.

Il giorno della rapina i due avevano lasciato una loro auto privata in una zona vicina al parcheggio dove era stato posizionato il furgone rubato. Poi, dopo un breve tratto a piedi erano saliti a bordo dello stesso spostandosi di pochi metri per giungere nella sala slot e, con arma puntata al volto dell’unico dipendente presente, si erano fatti consegnare 17.957 euro presenti nelle casseforti, gratta e vinci dal valore di 850 euro e 150 euro che prelevavano dal portafoglio del dipendente per poi costringerlo a sdraiarsi intimandogli di non parlare. Dalle intercettazioni è emerso come desiderassero dare una svolta alla loro vita con la commissione di un’eclatante rapina che potesse portare loro denaro tale da poter andare ai Caraibi. Date le risultanze investigative e il concreto pericolo che gli stessi potessero compiere ulteriori reati, la Procura di Monza ha emesso un apposito decreto di fermo eseguito a Saronno, dove i due risultavano domiciliati. Entrambi sono stati associati presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

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