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Sinistra Italiana Est Ticino contro il bonus merito per docenti

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Riceviamo e pubblichiamo da Sinistra Italiana Est Ticinoย 

 

CORBETTA – “Una delle norme piรน contestate della cosiddetta โ€œbuona scuolaโ€ รจ quella che riguarda lโ€™erogazione del bonus ai docenti meritevoli, somma che ha natura di salario accessorio. Per tale bonus sono stati stanziati 200 milioni a partire dallโ€™anno 2016, ripartiti poi a livello territoriale e tra le varie scuole. Perchรฉ รจ una delle norme piรน contestate? Perchรฉ sottende una logica di tipo aziendale, che รจ agli antipodi rispetto a quella che dovrebbe essere la filosofia della scuola pubblica, ossia quella di essere una comunitร  educante basata sulla cooperazione. Invece si รจ voluto contrapporre, anche in questo campo, la logica della competizione, dellโ€™arrivismo, della prestazione, della produttivitร , dimenticandosi che nella scuola non cโ€™รจ un prodotto da vendere nรฉ un mercato da conquistare o tantomeno fare profitti.

Ma come รจ stato erogato concretamente questo bonus? Nella maggior parte dei casi il bonus รจ stato erogato per compiti connessi allโ€™organizzazione scolastica, compiti per i quali i docenti premiati sono giร  retribuiti con il fondo dโ€™istituto. Come si sa, infatti, con il fondo per il miglioramento dellโ€™offerta formativa (MOF) vengono retribuite le Funzioni Strumentali, i vicari e i collaboratori del dirigente scolastico, i responsabili di plesso, i responsabili di laboratorio, i coordinatori di classe, i referenti e i componenti delle varie commissioni.

Tutto รจ nelle mani del Dirigente Scolastico. Il bonus ha natura di salario accessorio e come tale sarebbe stato giusto ricondurlo nellโ€™ambito della contrattazione sindacale con le RSU dโ€™istituto. Invece la logica aziendalistica della legge 107, aggiunta allโ€™autoritarismo tipico del governo che lโ€™ha congegnata, ha consegnato tutto nelle mani di una sola persona, facendone un istituto divisivo e antidemocratico.

Non solo. Lโ€™erogazione di questo bonus manca totalmente di trasparenza. In base a dei criteri evanescenti, interpretabili poi dal solo Dirigente Scolastico, sulla base di autocertificazioni il bonus viene erogato a totale discrezione di questโ€™ultimo, sia in termini economici che di soggetti a cui รจ stato destinato. E come rende conto, il Dirigente Scolastico, di come ha elargito questi soldi pubblici? A chi li ha dati? Quanto ha dato? E perchรฉ? Se si prova a fare una ricerca sugli albi pretori delle scuole dellโ€™est Ticino รจ molto difficile trovare le informazioni riguardanti questo argomento. Addirittura รจ stata negata anche lโ€™informativa sindacale alle RSU, facendo ricorso al salvagente della tutela della privacy. Eppure basta andare sullโ€™albo pretorio di qualsiasi comune per vedere come la privacy non puรฒ essere un ostacolo alla legittima esigenza dei cittadini di sapere come vengono spesi i soldi pubblici, anche quando si tratta di indennitร  e compensi non solo degli amministratori ma anche di dirigenti, funzionari, impiegati e dipendenti in generale. Ma nella scuola a quanto pare vige una privacy speciale. Ecco, tra lโ€™altro, cosa ci ha consegnato la legge 107: mancanza di trasparenza, di condivisione e di legalitร ”.

*Sinistra Italianascuola primaria robecco SEL ย Est Ticino

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