Nel 2019, un evento straordinario ha catturato l’attenzione di molti. Andrea Ranzini, boffalorese, ricorda un simpatico episodio di alcuni anni fa, durante il quale pochi avrebbero potuto immaginare che i protagonisti fossero Simon Le Bon, il leggendario frontman dei Duran Duran, e Francois Pourcher un immobiliarista di lusso francese. Questi due audaci personaggi sfidarono le intemperie e il freddo per attraversare il confine svizzero-italiano al Passo del Gran San Bernardo. In occasione della sua riapertura correvano in un Raid automobilistico.
“Quello che colpiva immediatamente – ricorda Ranzini – era l’immagine surreale di Simon e Francois a bordo di una Jaguar XK bianca degli anni ’50. Nonostante le temperature gelide, entrambi indossavano magliette leggere, simbolo di un’irriverente spavalderia. Mentre il mondo si preparava per un evento di grande importanza, questi due “ragazzi selvaggi” si sono fermati sul confine per festeggiare insieme alla folla”. All’inizio, nessuno sembrava accorgersi della vera identità dei due.
“Tra i presenti, – aggiunge – Nadir Zandonai, il custode indomabile delle nostre case, si è avvicinato, chiamando Le Bon con una pronuncia francese. Tuttavia, ben presto, la presenza della bandiera britannica accanto al nome di Simon ha rivelato a tutti chi fosse realmente. La folla, incredula, ha riconosciuto il frontman dei Duran Duran, noto per il suo stile di vita audace e senza freni. La scena era surreale: una celebrazione sfrenata con il “ragazzo selvaggio” della musica pop, che danzava e festeggiava a dieci gradi, indossando solo una maglietta. Questo episodio non ha fatto altro che confermare il mito che circonda gli inglesi, noti per la loro resilienza al freddo. Simon Le Bon, un pilota prestato alla musica, ha dimostrato ancora una volta di essere un simbolo di libertà e avventura”.