Qui, lontano, torturato dal “jet-lack, leggo su Fb dell’attacco, con esplosivo, di un bancomat nel centro di Magenta. Mi viene in mente, ancora una volta, Napoleone: “voglio generali fortunati”. L’assessore Gelli non lo è. Ma la “fortuna” non è cieca. Per l’assessore, la turnazione dei Vigili su 24 ore non si deve fare. Di notte, infatti, i criminali dormono”.
Il post che arriva d’Oltreoceano è firmato dall’avvocato Francesco Tisi. E ha dato il là a nuove vibranti, ancorché prevedibili, polemiche dopo l’assalto con tanto di esplosivo, avvenuto l’altra notte al Bancomat all’incrocio tra via Volta e Via Cavallari dell’Intesa San Paolo che è stato letteralmente sventrato.
Gelli, vice sindaco del Carroccio, che in campagna elettorale ha fatto del tema sicurezza uno dei suoi cavalli di battaglia, rintuzza: “Noi non saremo all’altezza. Io nei cinque anni precedenti ho criticato la gestione della Polizia locale che per la prima volta nella storia ha dovuto scioperare per esempio. Per non parlare degli stanziamenti esigui su telecamere ed altro. Cosa che stiamo cambiando profondamente. Boomerang? No, solo tanto lavoro per recuperare il tempo perduto malamente ahimè”.
L’Assessore, dunque, non si sottrae alle polemiche e continua a metterci la faccia. Anche se il tempo trascorre e non pare semplice cambiare le cose in fretta. Anche perché obiettivamente, le nostre città e i nostri paesi, di notte sono terra di nessuno. Al di là dei discorsi di casacca di partito, modificare questa situazione, è opera difficilissima. Anche al netto dei continui tagli subiti dagli enti locali, oltre che dalle stesse Forze di Polizia. Benché, qualcosa si debba fare, per forza. Turnazione H 24 dei Vigili, maggior coordinamento tra i Comandi di Polizia locale dell’est Ticino, nonché con le altre Forze dell’Ordine presenti sul territorio, sperimentare forme di vigilanza privata, video camere e perché no, anche le tanto deprecate ‘ronde’, da intendersi come attività di segnalazione a chi poi è preposto ad intervenire materialmente.
Oggi la Sicurezza resta uno dei temi, se non il primo, più percepito dai cittadini. Un bisogno che va soddisfatto e che non può essere solo materia di campagna elettorale.
F.V.
