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Siccità, i consigli di CAP per risparmiare 100mila litri di acqua

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Il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano insieme ai 200 Comuni soci per sensibilizzare i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi e buone pratiche per minimizzare lo spreco di acqua.
 

L’Italia ha visto negli ultimi anni il susseguirsi di situazioni climatiche estreme, in termini di temperature raggiunte nonché di scarsità di precipitazioni. Oggi in Lombardia mancano all’appello tre miliardi di metri cubi d’acqua rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si parla con insistenza di stato d’emergenza a causa della siccità, mentre le temperature non accennano a diminuire. Ecco perché Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano ha collaborato con Utilitalia, federazione che riunisce le imprese dei servizi pubblici di acqua, ambiente, energia elettrica e gas, alla realizzazione di un semplice decalogo del risparmio Idrico, per sensibilizzare i cittadini dei 200 Comuni serviti, e in generale tutti gli italiani, ad adottare alcuni accorgimenti che potrebbero far risparmiare fino a 100mila litri d’acqua all’anno pro capite.

 

“Stiamo vivendo un momento molto difficile, frutto di una situazione che perdura ormai da mesi, ma che ha cause di lungo periodo, afferma Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Stiamo lavorando da anni per minimizzare le perdite idriche, che abbiamo ridotto a una soglia quasi fisiologica inferiore al 18%, e sviluppando importanti progetti insieme ai Comuni che serviamo per conservare, preservare e raccogliere l’acqua, facendo anche fronte ai fenomeno meteorici estremi sempre più frequenti. Ma ognuno di noi può dare il proprio contributo. Ecco perché abbiamo stilato questo vademecum, che insieme ai Comuni della Città metropolitana di Milano proporremo a tutti i cittadini”.

 

Si tratta di buone pratiche e piccoli gesti quotidiani che possono contribuire in modo concreto a fare la differenza. In Italia, nel 2020 si è registrato un aumento della temperatura rispetto alla media storica di 1,65°. Nell’anno in corso, l’Osservatorio sugli utilizzi idrici del Fiume Po ha parlato di “peggior crisi da 70 anni ad oggi”, mentre le temperature particolarmente calde registrate nei mesi di maggio e giugno hanno causato un aumento straordinario dell’evaporazione.

 

Tuttavia, anche in queste condizioni in Italia il consumo pro capite di acqua potabile resta molto elevato: si attesta (secondo i dati Istat del 2018) a 215 litri per abitante al giorno, contro una media europea di 125 litri. I principali consumi dell’acqua riguardano l’irrigazione (51%), gli usi industriali (21%), gli usi civili (20%), la produzione di energia (5%) e la zootecnica (3%).  Le fonti di approvvigionamento di acqua per uso civile, per i nostri rubinetti, sono per l’84,3% acque sotterranee, per il 15,6% acque superficiali (corsi d’acqua, laghi e invasi artificiali) e infine per l’0,1% acque marine o salmastre.

 

Ma ci sono anche altri elementi da tenere presente. Il 47,6% dell’acqua prelevata viene dispersa e il 42% delle perdite avvengono nella rete di distribuzione, contro una media europea del 23%. Un dato diventa ancor più significativo se si pensa che il 21% del Paese. Il motivo? Circa il 60% della rete nazionale ha più di 30 anni e il 25% più di 50 anni. In Lombardia, dove si parla di richiedere lo stato di emergenza a causa della siccità, Il livello di dispersione idrica si attesta in media al 23,4% con differenze rilevanti fra le province: si va dal 36% di Varese al 15,9% di Milano.

 

Gruppo CAP ha da tempo attivato tutta una serie di misure concrete sia per contrastare la dispersione idrica, sia per realizzare progetti di monitoraggio sulle scorte di acqua del territorio. Oggi le grandi città lombarde non corrono gravi rischi di razionamento, per lo meno sul fronte della fornitura di acqua potabile nelle case. Il motivo è dovuto al fatto che in larga parte l’approvvigionamento avviene attraverso le falde, e non da fiumi e laghi. E proprio le falde sono oggetto di attento monitoraggio da parte dell’utility lombarda, attraverso costanti rilevamenti dei livelli di riempimento, ma anche attraverso investimenti in tecnologia per migliorare l’efficienza del servizio.

 

Per contribuire a far fronte a questa emergenza, Gruppo CAP ha stilato in collaborazione con Utilitalia un decalogo del risparmio idrico: pochi e semplici consigli che ognuno di noi può seguire per dare attivamente una mano a risparmiare la risorsa più importante che abbiamo.

IL DECALOGO DEL RISPARMIO IDRICO

  1. Inserisci un “frangigetto” al tuo rubinetto.

Il frangigetto è un miscelatore da inserire all’interno del rubinetto che aggiunge aria al getto d’acqua erogato, per risparmiare fino a 6-8 mila litri ogni anno.

  1. Se il tuo rubinetto o lo scarico del WC perde, riparalo.

Le piccole perdite domestiche possono causare uno spreco anche di 100 litri al giorno.

  1. Per il tuo WC, prediligi uno scarico con pulsanti a quantità differenziate oppure con una manopola di regolazione.

In questo modo, contribuirai a un risparmio annuo compreso fra i 10 e 30 mila litri.

  1. Meglio la doccia del bagno in vasca.

In doccia il consumo medio è di 40-60 litri di acqua, per una vasca invece può essere anche di due o tre volte superiore.

  1. Mentre ti lavi i denti o ti fai la barba, evita di tenere aperto il rubinetto.

Chiudere l’acqua quando non serve fa risparmiare fino a 5 mila litri l’anno.

  1. Usa la lavastoviglie invece di lavare i piatti a mano e la lavatrice invece di lavare i panni a mano. Inoltre, avvia i tuoi elettrodomestici solo a pieno carico. Oltre a risparmiare fra gli 8 gli 11 mila litri d’acqua annui, è un buon modo per ridurre anche i consumi energetici.
  2. Lava la tua auto solo quando strettamente necessario e utilizza il secchio anziché il tubo.

Risparmio previsto: oltre 100 litri d’acqua per ogni lavaggio.

  1. Innaffia le piante del tuo balcone o giardino la sera.

L’acqua evaporerà più lentamente, per un risparmio medio complessivo di circa 5-10 mila litri all’anno.

  1. Quando prepari la pasta o il riso, non buttare l’acqua di cottura: può essere ottima per innaffiare le piante e per risparmiare fino a 1800 litri d’acqua all’anno.
  2. cerca di recuperare l’acqua piovana sul balcone e in giardino. La puoi usare per innaffiare le piante.

 

IN QUESTO PERIODO DI EMERGENZA UNO SFORZO IN PIÙ:

 

In situazioni di emergenza idrica come quella che stiamo vivendo oggi è inoltre buona cosa evitare di usare l’acqua per tutti gli usi non strettamente necessari.

  1. evitare di riempire piscine o vasche;
  2. evitare di innaffiare giardini o aree verdi (campi da tennis, calcetto ecc…) o se proprio è indispensabile farlo negli orari notturni (23-5)
  3. evitare di lavare automobili/moto o comunque di usare acqua per usi non strettamente necessari.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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