MONZA Ha scelto Monza il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per celebrare la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. E’ qui, a meno di un’ora di auto da Milano, che il Capo dello Stato ha preso parte all’inaugurazione del secondo locale di PizzAut, il ristorante fondato da Nico Acampora e gestito da ragazzi autistici.
C’è Beatrice, che è stata assunta oggi con un contratto a tempo indeterminato. Andrea, che ha imparato a suonare il violino in pochi mesi e ha accolto il Capo dello Stato cimentandosi sulle note dell’Inno alla gioia. E poi Lorenzo, che ha un’abilità particolare: basta che gli si dica una qualsiasi data del passato e lui riesce a riferire con esattezza di quale giorno della settimana si tratti. A loro, che gli hanno gridato ”Mattarella uno di noi”, lui ha risposto emozionato: “Sono uno di voi, è un complimento”. Dopo la pizzeria di Cascina de’ Pecchi, aperta nel 2021, sfidando le difficoltà dettate dalla pandemia di Covid, oggi ha visto la luce il secondo locale nato dall’intuizione e dal lavoro di Nico Acampora, padre a sua volta di un figlio autistico, che ha realizzato un progetto apprezzato e studiato in tutto il mondo. Il presidente Mattarella, dopo il taglio del nastro, ha visitato le cucine del ristorante e poi si è fermato a pranzo con Acampora e i suoi ragazzi, che hanno realizzato per lui una pizza tricolore ad hoc, la ‘Articolo 1’ con pomodorini, mozzarella di bufala e rucola “perché l’Italia è una Repubblica democratica fondata anche sul nostro lavoro” ha scandito ai cronisti Acampora. Tutti gli ingredienti utilizzati provengono da terreni sequestrati alla mafia e alla camorra “per rendere omaggio alla storia del presidente”. Dal canto suo Mattarella sembra aver gradito molto: “La pizza era squisita, magnifica, buonissima e voi siete bravissimi, il modo di presentarla in tavola era ottimo. Ho ammirato la vostra capacità, avete una professionalità di alto livello” ha evidenziato il Capo dello Stato, che ha elogiato PizzAut come un luogo ”non solo di esempio ma di normalità”, nel quale ognuno ”ha il suo modo di esprimersi, di realizzarsi, di vivere una sensibilità” e dove ”nessuno è uguale a un altro”. Basta questo per riempire d’orgoglio Nico Acampora, che a Mattarella ha donato un grembiule rosso con la scritta ‘Mattarella uno di noi’: ”Cenare e pranzare con Mattarella è una cosa straordinaria – ha detto – invidiateci perché abbiamo parlato in maniera meravigliosa”