C’è preoccupazione a Sedriano per la decisione dei due nuovi medici incaricati da Asst per sostituire due professionisti prossimi al pensionamento, di non aprire lo studio a Sedriano, ma ad Arluno. Un medico che cesserà l’incarico a breve ha lo studio proprio a Sedriano che rimarrà senza ambulatorio. Passi avanti importanti sono stati però compiuti dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Marco Re che ha incontrato i referenti di Asst insieme all’assessore alla sanità Giuseppe Pisano. «In base alle norme regionali – spiega il Sindaco Re – i nuovi medici non devono necessariamente aprire l’ambulatorio nel paese dove si trova il medico che cessa, ma possono aprirlo in un altro comune del territorio circostante». Cosa che il sostituto del dottor Eugenio Viola, dottor Luca Criscuolo, ha scelto di fare ad Arluno. Un disagio, soprattutto per gli anziani.
«Abbiamo subito manifestato ad Asst la disponibilità di mettere a disposizione dei due medici, gratuitamente – aggiunge il primo cittadino – i locali già attrezzati ad ambulatorio situati presso il centro sanitario di via Fagnani. Abbiamo effettuato una visita congiunta, ma i due medici hanno scelto di aprire l’ambulatorio ad Arluno». Sindaco e Assessore non si sono dati per vinti. «Ci siamo coordinati con i referenti di ASST – afferma – e abbiamo assunto contatti con i medici interessati. L’obiettivo condiviso è quello di avere la presenza a Sedriano del dottor Criscuolo almeno due giorni settimanali. Sono disponibili a tal fine i locali del Centro Sanitario Comunale». Per i sedrianesi resta di primaria importanza avere lo studio in paese e l’obiettivo è quello di arrivare ad una soluzione favorevole.
Intanto il Sindaco conta su una prosecuzione dell’attività lavorativa del medico prossimo al pensionamento. «È interesse della comunità che il dottor Viola, che cessa l’attività di medico di base, – conclude – possa comunque continuare la sua più che meritoria attività medica a servizio della comunità, con le forme che ASST riterrà compatibili con le regole in essere».