Sedriano: Giunta Cipriani condannata per danno erariale, l’Avvocato dell’ex Sindaco Guido Ranzani precisa

Una vicenda che si è conclusa dopo sei anni

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In merito alla vicenda che ha visto la Corte dei Conti condannare l’ex Giunta di Sedriano per danno erariale, l’avvocato dell’ex Sindaco Angelo Cipriani, fa alcune precisazioni. Il legale è l’avvocato Guido Maria Ranzani di Magenta.

La vicenda che è stata recentemente definita presso la Corte dei Conti di Milano potrebbe essere riassunta con il detto evangelico “beati gli ultimi, se i primi sono onesti”. Ma veniamo ai fatti.
L’appalto per la realizzazione della tensostruttura e della costruzione bianca attualmente in disuso presso il parco pubblico di Sedriano lo fece la giunta Celeste, che reggeva il consiglio comunale eletto nel 2009, poi sciolto per infiltrazioni mafiose con decreto del Ministero degli Interni. E’ bene ricordare che lo scioglimento venne confermato nonostante i successivi ricorsi presentati dagli amministratori.
Arrivarono quindi i commissari prefettizi che rilevarono una serie di leggerezze nella gestione dell’appalto e decisero di citare in tribunale le imprese esecutrici delle opere ed il direttore dei lavori chiedendo un cospicuo risarcimento danni.

Le cause vennero quindi studiate, impostate e avviate sotto la guida dei commissari prefettizi.
Terminato l’incarico dei medesimi, vennero indette le elezioni di fine anno 2015 dove vinse la lista capitanata da Angelo Cipriani che divenne sindaco alla guida di una giunta pentastellata.
I primi mesi di amministrazione sono stati caratterizzati dal fatto che l’ente usciva da un commissariamento a seguito di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, motivo per il quale ogni decisione veniva assunta con una prudenza del tutto straordinaria rispetto ad una gestione ordinaria.
Ai primi di luglio del 2016 pervenne all’amministrazione una comunicazione da parte dell’avvocato che era stato incaricato di seguire il contenzioso in tribunale che proponeva la definizione della controversia con il pagamento della somma di circa 220.000 euro a favore dell’impresa appaltatrice, ossia una conclusione diametralmente opposta rispetto a quella ipotizzata da lui stesso e dai commissari prefettizi nel momento dell’avvio della causa.
L’amministrazione Cipriani, chiamata a decidere se aderire o rifiutare una simile proposta in pochissimo tempo, per un doveroso senso di prudenza non se la sentì di sposare l’ipotesi di conciliazione e decise quindi di proseguire l’azione giudiziaria intrapresa su decisione di altri.
Il Tribunale in primo grado e la Corte di Appello in secondo grado hanno invece respinto le domande risarcitorie formulate dal Comune condannando l’amministrazione comunale a versare a favore dell’impresa appaltatrice importi superiori rispetto a quelli ipotizzati a luglio 2016.

La Corte dei Conti ha quindi contestato agli amministratori della giunta Cipriani di non essere stati in grado di optare per la soluzione economicamente più conveniente per l’ente e sulla base di tali considerazioni ha loro chiesto di concorrere ad un presunto danno erariale.
Contestando la loro responsabilità, i componenti della giunta Cipriani hanno comunque ottenuto un ottimo risultato processuale versando a titolo transattivo una quota pari solo al 25% di quanto loro richiesto inizialmente. La Corte dei Conti ha aderito all’ipotesi di definizione bonaria della controversia definendo il giudizio all’udienza che si è tenuta in data 26 settembre u.s.
La questione è stata quindi chiusa con un accordo, anche se ai componenti della giunta Cipriani è rimasta l’amarezza di aver dovuto contribuire di tasca propria alla sistemazione di un problema che non hanno certo creato loro e che si sono solo trovati sul tavolo una volta eletti dai cittadini che volevano lasciarsi alle spalle la pagina politica più triste della storia sedrianese.

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