MAGENTA – Ore 8.05, tutti in fila mantenendo le distanze. Ovunque si appoggi il nostro sguardo in queste settimane questa non è una novità. Lo è, invece, vedere quella serie di mani adulte di mamme e papà che accompagnano mani piccole nuovamente a scuola.
Il progetto di riapertura delle scuole Materne “Giacobbe” di Magenta e “Fornaroli” di Pontevecchio, nella forma del centro estivo permessa dal Governo, ha preso il via proprio questa mattina, dopo il via libera del Comune di Magenta, arrivato in seguito all’approvazione all’alba di venerdì del DPCM 11 giugno 2020 con il quale il Governo sospende le attività didattiche nella scuola dell’Infanzia.
Non una corsa all’ultimo minuto, ma il raggiungimento di un lavoro di progettazione e di confronto durato settimane per poter garantire un’accoglienza sicura e attività adeguate ai bambini nel rispetto della normativa. 28 le persone impegnate, tra maestre, educatori, ausiliarie, cuoca e direzione.
“Siamo molto orgogliosi di aver presentato il progetto! Riteniamo che l’apertura concorra a ridare fiducia alle famiglie e coraggio al personale della scuola; è un forte messaggio sociale e dà lustro alla Città di Magenta per aver già avuto un’attenzione particolare per scuole e servizi all’infanzia”, commenta Gabriele Bollasina, presidente dell’Ente.
Sono 80 le famiglie che hanno aderito alla proposta, indice di fiducia nella scuola, ma anche di necessità, ora che molti lavoratori hanno ripreso ad andare in sede.
Nel pomeriggio la visita del sindaco di Magenta, Chiara Calati, che ha sottolineato come questa riapertura rappresenti “una grande felicità, un concreto ritorno alla normalità e soprattutto di attenzione ai bambini, il nostro futuro, dimenticati da questo lockdown. Il grazie va alla scuola con gli insegnanti e alle famiglie che in essa hanno avuto fiducia, un segnale di speranza per la città”.
Un saluto significativo, seppur a distanza, nel rispetto delle disposizioni sanitarie, ma risposta concreta ad una realtà territoriale che da 125 anni contribuisce all’educazione dei piccoli cittadini.
Un momento “storico” quello di oggi, con genitori e maestre emozionate dopo tanti mesi di chiusura e una riapertura che rappresenta anche un nuovo inizio, visibile negli occhi lucidi di molti e nelle parole “mi sembra un nuovo primo giorno di scuola”.
“Le nostre finalità sono le stesse dichiarate dal Ministero della famiglia – conclude Bollasina -: ripristinare le condizioni per l’esercizio da parte di bambini del diritto alla socialità ed al gioco anche oltre i confini della dimensione domestica e familiare (che) si intreccia fortemente con le problematiche inerenti alla conciliazione delle dimensioni di cura e lavoro da parte dei genitori”.
Il centro estivo sarà aperto fino al 31 luglio.