RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
SANTO STEFANO TICINO – Quando è cominciata questa emergenza COVID-19, la prima preoccupazione di AVIS è stata quella di verificare che non ci fossero rischi per il donatore e/o per il ricevente. In secondo luogo ci si è preoccupati di garantire le circa 1.800 terapie salvavita che vengono effettuate quotidianamente a livello Nazionale e di non creare un’emergenza sangue per la carenza di donazioni. Da qui gli appelli alla popolazione andati in onda sui media e lanciati anche dalle sezioni comunali del territorio. La risposta della popolazione e dei donatori è stata encomiabile, ancora una volta eccezionale, tanto che ora a fronte della sospensione quasi totale degli interventi chirurgici e quindi della temporanea riduzione della richiesta di sangue, le scorte di sangue sono state rimpinguate più che abbondantemente. “Siamo oggi nella fase in cui è importante garantire una raccolta mirata, programmata e continua, modulata in sintonia con le reali esigenze, dando quindi ancora più valore al dono del sangue e garantendo un afflusso in sicurezza dei donatori”, ha dichiarato Marco De Vita, Presidente dell’Avis stefanese.
“Da qui l’esigenza di andare a donare solo dietro chiamata e su appuntamento. In caso contrario si rischia di essere respinti. Tutte le Avis del magentino stanno già coordinandosi tra loro, in concerto con i Centri Trasfusionali per garantire la presenza nominativa dei donatori, pre-distribuiti nelle varie giornate. E’ importante che una volta accettato l’appuntamento, venga anche rispettato l’impegno preso, perché in questa condizione se un donatore prenotato non si presenta, la donazione viene persa. I riscontri che abbiamo avuto dai donatori che hanno già usufruito di questa modalità sono molto positivi; nessuna coda, quindi rapidità e soprattutto sicurezza. Ve lo posso garantire in prima persona essendo anche io andato a donare in questi giorni.”. Oltre alla donazione di sangue intero è anche bene ricordare la continua necessità di raccolta del plasma che per ora nella nostra zona continua ad essere possibile ad Abbiategrasso ma non a Magenta. Tra l’altro proprio in tema plasma, Avis sta collaborando con le università di Pavia e Lodi alla sperimentazione di farmaci plasmaderivati ricchi di anticorpi, ricavati da donazioni effettuate nell’ex zona rossa, da utilizzare sperabilmente come terapia per i malati COVID-19. Per qualsiasi dubbio o necessità chiamate l’Avis comunale.