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Sanità Lombardia, Bertolaso: nuove assunzioni per emergenza urgenza. Fontana: triplicati tirocinanti di Medicina Generale

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MILANO Accordo tra Regione Lombardia e strutture sanitarie private per il reclutamento del personale sanitario qualificato per continuare a garantire l’operatività del Servizio di emergenza urgenza extraospedaliera.

È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso. “Questo accordo – ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – ci consente di avviare un’importante fase di reclutamento del personale medico e infermieristico utilizzando anche le strutture sanitarie private. Questo perché negli anni scorsi, per la gestione del servizio di emergenza urgenza extraospedaliero, abbiamo dovuto fare i conti con la crescente difficoltà di reclutamento del personale sanitario. Il passaggio successivo sarà la firma delle convenzioni tra Areu e le stesse strutture che darà poi vita alla fase di accesso del personale sanitario delle strutture ospedaliere private accreditate al sistema di emergenza urgenza regionale”.

“Il medico di medicina generale riveste un’importantissima componente del sistema sanitario lombardo. Fino al 2018 i tirocinanti erano meno di 100 per ogni anno. Oggi più di 300: in Lombardia non c’è una specialità medica post lauream che vede questi numeri”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana intervenendo, questa mattina, all’Aula Magna dell’Università Milano-Bicocca, all’inaugurazione del corso triennale 2022-24 per medici di medicina generale, organizzato da Polis. “Oggi – ha evidenziato il presidente – un quotidiano nazionale scatta una fotografia drammatica della situazione del Paese per quanto riguarda i medici di famiglia: nel 2025, rispetto al 2002 mancheranno in tutta Italia 10.000 medici di medicina generale. E’ chiaro che si deve far fronte a questa realtà, così come è evidente che essa sia il frutto di una programmazione sbagliata a livello nazionale che non ha saputo tener conto dei fabbisogni futuri”. “Per questo motivo – ha proseguito Fontana – come Regioni abbiamo chiesto di poter intervenire autonomamente per monitorare costantemente la situazione. Se ci sarà concessa l’Autonomia, anche in questo campo, potremo programmare in modo appropriato il futuro della nostra sanità, sapendo quelle che sono le effettive esigenze del territorio”.

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