Il primo passo e’ stato compiuto: la giunta del Comune di Milano ha approvato ieri pomeriggio, dopo due ore di riunione dove il dibattito e’ stato “ampio”, registrando anche un ‘no’ dell’assessora al Verde Elena Grandi, la proposta di delibera consiliare per la vendita a 197 milioni di euro del compendio immobiliare comprensivo dello stadio ‘Giuseppe Meazza’, quale ‘Grande Funzione Urbana San Siro’. Il Comune partecipera’ per un massimo di 22 milioni.
Nelle prossime settimane, non oltre il 30 settembre, e quindi probabilmente giovedi’ 25, la delibera approdera’ in consiglio comunale, dove la discussione si preannuncia tesa per la contrarieta’ di 6 consiglieri di maggioranza, l’indecisione di altri 3 e l’incognita su come si comportera’ l’opposizione.
Il Compendio immobiliare ‘Ambito GFU San Siro’ e’ un insieme continuo di aree e immobili localizzati tra le vie Achille, Tesio, Harar, Dessie’, dei Piccolomini, comprensivo dello Stadio ‘Giuseppe Meazza’, e insiste su una superficie territoriale di circa 280mila metri quadri. I diritti edificatori sono pari a 98.321 mq di superficie lorda e l’indice di edificabilita’ previsto dal PGT vigente e’ pari a 0,35 mq/mq. Il DOCFAP, il Documento di Fattibilita’ delle Alternative Progettuali, presentato dalle Societa’ (e pubblicato sul sito istituzionale del Comune), suddivide l’intervento in due stralci funzionali, lo ‘Stralcio Stadio’ e lo ‘Stralcio Plurivalente’.
Le opere riguarderanno principalmente la costruzione del nuovo Stadio, lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, la parziale demolizione e messa in sicurezza del ‘Meazza’ e la realizzazione di verde pubblico per una superficie pari al 50% dell’intera GFU. Il soggetto acquirente sara’ un veicolo societario controllato da Inter e Milan, che comunque sottoscriveranno il contratto.
Il prezzo di vendita, come era stato stimato dall’Agenzia delle Entrate, e’ pari a 197.075.590 euro; 73 milioni saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sara’ rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. Sono inoltre previste fideiussioni a garanzia della realizzazione del nuovo Patroclo, del verde e della parziale demolizione e consolidamento del ‘Meazza’.
La proposta prevede una serie di clausole a tutela dell’operazione, volte a impedire eventuali operazioni speculative e ad assicurare la valorizzazione e lo sviluppo del territorio in termini sociali, economici e ambientali. Tra queste: la clausola ‘earn out’ che obbliga i club milanesi a versare al Comune una percentuale delle plusvalenze generate in caso di vendita a terzi nell’arco dei primi 5 anni dalla sottoscrizione del contratto; la risoluzione del contratto di vendita, con riconsegna dei beni al Comune dietro restituzione del corrispettivo versato fino a tale data, qualora non sussistano i presupposti di legge per l’avvio dei lavori, nei termini indicati dalla delibera; il divieto di alienazione entro certo termini contrattuali. Ancora, in caso di trasfrimento a terzi di tutte o parte delle aree ad un prezzo pari o inferiore a quehllo di acquisto, il Comune potra’ esercitare il diritto di prelazione.
Saranno poi in carico alle societa’ alcuni obblighi, tra cui quello di mantenere il controllo sugli acquirenti per un periodo di 15 anni dall’atto di vendita e di garantire i requisiti di onorabilita’ di eventuali nuovi soci. Il progetto prevede che il 50% dell’intero comparto resti a verde: almeno 80mila mq – di cui 50mila mq di verde profondo – torneranno di proprieta’ comunale al termine dei lavori, mentre la manutenzione restera’ in carico alla parte acquirente per almeno 30 anni.
Inoltre, secondo condizioni stabilite dal Comune, l’intervento complessivo di riqualificazione dell’ambito GFU San Siro dovra’ tendere alla neutralita’ carbonica: gli interventi compensativi delle emissioni residue di CO2 saranno da effettuarsi esclusivamente nel territorio di Milano. L’impianto, la cui capienza e’ stata stabilita in almeno 70mila posti, e l’intero compendio, dovranno essere progettati e realizzati in modo da assicurare la piena accessibilita’ e fruibilita’ a tutte le categorie di utenti. Per quanto riguarda la rimozione dell’attuale tunnel Patroclo e le opere di bonifica della GFU, l’Amministrazione comunale sosterra’ una quota dei relativi costi fino a un massimo di 22 milioni di euro.