SAN GIORGIO SU LEGNANO – Un’area di parcheggio, più in là un portico dove domina in particolare uno studio medico. Poco più distanti alcuni esercizi commerciali. Insomma, uno dei cuori pulsanti del centro di San Giorgio su Legnano. Ma vi è qualcosa che proprio, con tutto questo, stona, ed è la serie degli imbrattamenti che invadono le colonne del portico. Un elemento di notevole stortura per quella che è appunto una delle “porte” del centro cittadino rifatto da cima a fondo e reso più a portata di pedone dall’amministrazione comunale del sindaco Walter Cecchin. A prescindere da chi siano gli autori di queste “fini opere” che, oltre a deturpare, proprio nulla di nulla concedono all’estasi artistica, vi è certo da interrogarsi sul concetto di rispetto di quanto è di tutti. San Giorgio è non da oggi una realtà tranquilla, le cronache negli anni non hanno fatto registrare se non in casi sporadici episodi di particolare rilevanza che la concernessero. Ma anche qui i writers fuori ordinanza hanno preso sfortunatamente salda cittadinanza.
Certo, nulla di paragonabile a quanto accadde alcuni anni fa quando la chiesa del santo Crocifisso fu profanata con il lascito da parte di anonimi di escrementi, ma le imbrattature costituiscono comunque un elemento di sfregio. Con la solita indicazione che, a dover ripulire quelle colonne, occorreranno i ghelli di tutti i cittadini sangiorgesi, segnatamente di coloro che ben si guarderebbero dall’istoriare colonne perché il loro tempo è dedicato a occupazioni ben più edificanti per loro stessi e per la collettività. Domandina finale: e se gli stessi autori di quelle scritte provvedessero a cancellarle? Difficile pensare che la cosa si attui, ma chissà.
Cristiano Comelli