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SAN GIORGIO SU LEGNANO –  Il suo concetto è chiaro: non è importante la carica che si ricopre, quanto lo spirito con cui la si ricopre. Che, da quando sette anni e mezzo fa decise di accogliere l’invito a scendere in campo per dare il suo contributo a governare San Giorgio, per lui ha una fisionomia precisa: impegnarsi al massimo grado per il bene della cittadinanza coinvolgendo sempre più persone nella realtà associativa e partecipativa del paese. Claudio Ruggeri è colui che è stato chiamato a sostituire Linda Morelli nel ruolo di vicesindaco. Ciò a motivo dell’orientamento assunto dal sindaco Walter Cecchin di procedere a una turnazione periodica di questa carica. “Cultura, sport, tempo libero e istruzione – spiega Ruggeri – hanno una grossa ricaduta sulla vita di molti cittadini e riguardano quelle attività che vengono generalmente svolte al di fuori del normale tran tran quotidiano e per questo scelte per migliorare la qualità della vita, del proprio tempo e delle proprie aspirazioni”.
L’impegno duplice di assessore e vicesindaco non ha modificato certo il suo concetto di fondo: “certo è stimolante- prosegue – ma richiede un’attenzione particolare per favorire le nuove idee e proposte, migliorare quello che già c’è, dare ascolto e supporto alle persone che, attraverso le associazioni, spendono il proprio tempo e capacità al servizio della collettività ”. Un desiderio, per la verità , con questa sua nuova carica ce l’ha: stimolare sempre più sangiorgesi a mettere la loro goccia nel mare dell’impegno sociale per fare crescere sempre più armoniosamente il paese. “Gioisco – dice – quando vedo persone che si impegnano nella scuola, nell’oratorio, in parrocchia, nel volontariato e nelle associazioni culturali, sportive e sociali”. Ma vi è sempre bisogno di nuovi coinvolgimenti, lascia intendere, così come puntualizza il fatto che in paese spazi e opportunità in questo senso non manchino. “La voglia di impegnarsi di ognuno – conclude – è l’antidoto contro quell’atteggiamento pessimista che genera solo lamentele, critiche e disfattismo”. Insomma, a proprio modo si è un po’ tutti amministratori di un paese. Ciascuno per le proprie attitudini e per la sua voglia di fare. Realtà che, sostiene Ruggeri, a San Giorgio esistono già in abbondanza  ma possono essere fatte emergere in modo ancora più marcato.
Cristiano Comelli
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