― pubblicità ―

Dall'archivio:

Salvaggio: “Senza un progetto politico comune non si va lontano”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – La vicenda Bellantonio, come presumibile, ha scaldato gli animi della politica magentina. Il primo ad affondare il colpo è stato il capogruppo del PD Enzo Salvaggio con un post su facebook:  “L’Assessore Alfredo Bellantonio è stato pochi minuti fa #sfiduciato dal Sindaco Chiara Calati che ha ritirato le sue deleghe al commercio. L’iniziativa “Magenta in Fiore”, da lui fortemente voluta, ha creato, probabilmente, forti #tensioni.Governare con una coalizione fatte da tanti partiti diversi, spesso #divisi al loro interno, non rende più debole solo la Giunta ma #impoverisce la nostra comunità. Senza un progetto politico comune, non si va lontano. Stavamo per vivere il primo evento innovativo dell’Amministrazione di Chiara Calati ma fra #sgambetti, inesperienza politica e giochi di palazzo si è offerto davvero un #cattivo spettacolo alla città”. 

Pronta la replica del vice sindaco Simone Gelli: “Chi durante un suo intero mandato di governo a Magenta, ha perso 4 partiti che componevano la coalizione, il Presidente del Consiglio e un consigliere, con una frattura in Giunta, certo sopita ma conosciuta persino dai lombrichi nella nostra città, credo oggi faccia una pessima figura nel commentare in un certo modo, le decisioni del nostro Sindaco. Un bel tacer…….”.

Con tutta probabilità, è solo l’inizio di una ‘fibrillazione’ politica che andrà avanti ancora a lungo.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi