― pubblicità ―

Dall'archivio:

Salute. Altro colpo per il magentino Franco Parmigiani: ricostruita con l’innovativa tecnica in 3d la mascella di una paziente

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – Altro colpo per il dottor Franco Parmigiani, primario del reparto di Otorinolaringoiatria presso l’ospedale di Vimercate, nonché direttore sanitario del Poliambulatorio Medico Sanitario Santa Crescenzia di Magenta. 

Nelle scorse settimane, infatti, il medico magentino insieme alla sua equipe ha portato a termine con successo, un’operazione a tratti avveniristica grazie all’utilizzo della tecnologia in 3D che gli ha consentito la ricostruzione della mascella di una paziente ucraina di 48 anni, affetta da una neoplasia rara del cavo orale, che aveva già provato a rivolgersi ad altre strutture fuori Italia per risolvere il problema. Problema che in pochi mesi l’avrebbe portata sicuramente alla morte.

“L’esperienza chirurgica è stata messa a punto per la prima volta con questa modalità presso l’ospedale di Vimercate – ha raccontato il primario durante la conferenza stampa di presentazione dell’operazione, alla presenza anche del direttore generale dell’ASST Vimercate, Nunzio del Sorbo – la paziente è arrivata da noi che non apriva la bocca per il dolore”.

 

 

Sarebbe morta perchè di fatto non riusciva a mangiare. L’operazione che abbiamo pianificato ha perciò previsto una prima fase di demolizione, quindi di ricostruzione. Una ricostruzione che doveva essere però compatibile con una vita sociale. E allora abbiamo pensato ad un innesto di materiale della paziente stessa (un lembo di tibia). Per farlo ci siamo interfacciati con un’agenzia di Bruxelles, con cui abbiamo allacciato una web conference con immagini in 3D, per stabilire la misura perfetta delle viti da utilizzare nell’intervento. Un’operazione che richiede un tempo di circa due ore”.

Il 10 settembre è stato effettuato  l’intervento vero e proprio, con due equipe mediche e su 10 ore.

Il risultato, al primo controllo a distanza della paziente, ha dato l’esito sperato, per la soddisfazione del team dell’ospedale, anche se bisognerà attendere un periodo più lungo per avere la certezza che l’innesto sia riuscito. Fatto sta che al momento ci troviamo dinanzi ad una nuova impresa della salute compiuta da un nostro concittadino. Un’eccellenza che malgrado il suo percorso professionale lo abbia portato a lavorare in Brianza, continua a mantenere radici ben piantate nel suo territorio, grazie all’attività libero professionale che continua a svolgere presso il Poliambulatorio Medico Specialistico Santa Crescienza. 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi