ABBIATEGRASSO – Comunicazione, questa sconosciuta (talvolta). Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi, quando soltanto grazie alla lettera al Corriere della Sera del direttore del reparto di Medicina del Fornaroli, il dottor Nicola Mumoli, si è appreso che a Magenta i pazienti affetti da Covid 19 e ricoverati sono 106 (il dottor Mumoli parlava di 130, ma il dato era evidentemente dei giorni passati).
Questa mattina invece, a quanto ci risulta da fonti accreditate e nelle quali riponiamo la massima fiducia, abbiamo appreso che il reparto del Piede Diabetico dell’ospedale Costantino Cantù di Abbitagrasso (notoriamente, una di quelle ‘eccellenze’ a livello nazionale, nonostante i tanti problemi che hanno afflitto il nosocomio negli ultimi anni) sarà riconvertito a reparto per pazienti Covid 19.
I posti letti dedicati al virus, in questa delicata fase, dovrebbero essere 22.
Nello specifico, sempre a quanto abbiamo appreso, vi saranno collocati pazienti fortunatamente in via di guarigione. Appare quindi chiaro come si stia delineando, all’interno dell’Asst Ovest Milanese, lo ‘schema gestionale’ del virus con gli ospedali di Legnano e Magenta come hub principali, ed Abbiategrasso che in questo disegno sembra assumere la funzione di struttura complementare alle due principali.
Il 16 marzo scorso del resto è stato aperto (senza inaugurazione, ovviamente) il nuovo Pronto Soccorso del Fornaroli di Magenta: negli attuali locali del pronto soccorso magentino, saranno predisposte nuove postazioni per i pazienti che avranno necessità di prestazioni di “Terapia Intensiva”.
Ricordiamo poi che il laboratorio di Microbiologia legnanese risulta tra i sei incaricati, in tutta la Lombardia, ad effettuare le analisi di screenig per individuare il virus nei casi sospetti.
Né la situazione di Magenta, né quella di Abbiategrasso sono state formalmente comunicate dall’Azienda. Le abbiamo apprese. Così come ieri abbiamo appreso, dal quotidiano La Prealpina, che tra i vertici dell’Asst ci sarebbe qualcuno che ha contratto il virus. Tuttavia, anche in questo caso, nessuna conferma ufficiale.
Di fatto (e rispetto alla chiacchiere pensiamo sia la cosa più importante) da oggi anche Abbiategrasso dovrebbe dare il suo contributo alla cura del Covid sul territorio.
Come peraltro auspicato, nelle scorse settimane, da diverse forze politiche e dal Comitato Popolare che si batte per il potenziamento del ‘Cantù’.