La donna di 33 anni, di origine peruviana, precipitata lunedì 12 agosto, dal quinto piano (non quarto come precedentemente scritto, ndr) di un palazzo a Rozzano, alle porte di Milano, ha chiamato due volte il 112 ma le sue telefonate sarebbero state subito ‘interrotte’, come se qualcuno le avessi impedito di parlare.
E’ un dettaglio, temporalmente collocabile poco prima della caduta, che emerge nell’indagine dei carabinieri, coordinati dal pm Antonio Cristillo, che procedono per tentato omicidio. Questo nuovo elemento fa aumentare l’attenzione sul compagno, convivente, il quale ha parlato di una serata trascorsa a bere alcol. Nessuno dei vicini avrebbe sentito una lite prima del tonfo e nei confronti del 28enne ecuadoriano, che a breve potrebbe essere indagato (come atto dovuto), non ci sono denunce di maltrattamenti.