MILANO / BOFFALORA – La Ferrari Topolino del 1948, ieri mattina 29 settembre in via Palestro a Milano, davanti al PAC, ha dato il via 35° Raduno Internazionale-Incontri di classe, evento organizzato dal Ferrari Club Milano.
Una settantina gli equipaggi provenienti da Italia, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Svizzera.
Per gli appassionati sono stati mesi intensi di emozioni e storia quelli appena trascorsi: dopo i festeggiamenti dei 90 anni della Scuderia Ferrari (che all’epoca gareggiava con le Alfa Romeo) e i 90 anni del GP di Monza, gli ultimi sorprendenti successi delle F1, ora è festa per i 40 anni del sodalizio milanese. “Spesso siamo partiti da piazza Duomo e il sogno di tornare è mio e ti tanti possessori che partecipano al raduno milanese sempre con tanto entusiasmo. Sono orgoglioso di quanto fatto in questi anni – ha affermato Enzo Dell’Orto, fondatore e storico presidente del Ferrari Club Milano – e il raduno del 2019 è stato l’occasione anche per ricordare un grande amico mio personale e del Club, Mike Bongiorno, scomparso dieci anni fa, ma che ha sempre partecipato a questo appuntamento.”
Rombanti some solo loro sanno essere, le Ferrari e qualche altra auto prestigiosa, dalle architetture del PAC della Villa Reale, a metà mattina e precedute da un corteo motociclistico formato da Polizia Locale, Polizia Stradale e Carabinieri, hanno la sfilato attraverso il centro storico: un lungo percorso che anche quest’anno ha toccato vie e luoghi simbolo del capoluogo meneghino tra lo stupore di cittadini e turisti, pronti a raccogliere immagini uniche con gli smartphone.
Da Milano alla provincia, destinazione Boffalora Sopra Ticino (MI), al Ristorante Garden, per il pranzo e le premiazioni e a cui ha voluto portare il suo saluto il sindaco di Magenta Chiara Calati.
Una conclusione con “Allegria!”, la celebre espressione dell’amico Mike Bongiorno, nonché per continuare quella passione vissuta e descritta anche nel libro Enzo, la Ferrari mi ha tradito (edito da La Memoria del Mondo) che racconta, attraverso interviste e documenti inediti, i quarant’anni di entusiasmo e partecipazione di Enzo Dell’Orto, appassionato del Cavallino, e dei numerosi soci.