MILANO “Bene l’accordo sul prezzo del latte. Un risultato che dimostra come ragionare di filiera sia l’unico modo per valorizzare il lavoro di tutti gli attori che la compongono. Ora è fondamentale che il Governo faccia una azione istituzionale decisa che porti alla revisione delle modalità di determinazione del prezzo”.
Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito all’accordo raggiunto in Lombardia sul prezzo del latte alla stalla: 55 centesimi per luglio e agosto, 57 per settembre e ottobre, 58 per novembre e 60 per dicembre.”Un aumento graduale – ha aggiunto Rolfi – che tiene conto anche dei rincari dei costi di produzione. Non possiamo prevedere con certezza l’andamento dei mercati in autunno, ma questo accordo è una boccata d’ossigeno per la zootecnia lombarda, cuore pulsante di quella nazionale”.
“Le attuali modalità di definizione dei prezzi – ha concluso l’assessore Rolfi – sono lente e superate. Questo spesso genera danni al primo anello della catena, ossia i produttori. Dobbiamo invece mettere in sicurezza il comparto da oscillazioni e burocrazia, con un modello di remunerazione che sia in linea anche con la norma sulle pratiche sleali”.La Lombardia produce il 46% del latte italiano, ha un totale di 4.674 imprese di produzione del latte vaccino e 607.000 capi.