ROBECCO SUL NAVIGLIO – “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. La frase storica pronunciata dal mitico e indimenticato John Belushi in “Animal house”, film cult di fine anni ’70, pare perfetta per il nostro amico Alfredo Oggioni, ristoratore tra i più conosciuti dell’est Ticino e non solo, titolare del ristorante da ‘Lucrezia’ di Castellazzo dè Barzi, ormai da qualche anno a questa parte, di stanza nella stupenda location di Palazzo Archinto in quel di Robecco sul Naviglio. Non pensiamo di violare la privacy di nessuno, visto che l’Alfredo lo conosce appunto mezzo mondo, ricordando il grosso spavento, che l’altro venerdì il ‘nostro’ ha corso. Infarto e ricovero immediato al Pronto Soccorso di Magenta e quindi, in Unità Coronarica. Sono state ore d’ansia, non lo neghiamo, per chi gli è più vicino, ma anche per chi come noi, nutriamo verso l’Alfredo sentimenti di sincera amicizia. Poi, sabato scorso, dopo una settimana e più di degenza e un ‘tagliando’ cardiaco, abbiamo sentito la sua voce al telefono. “Ciao Fabri, sono a casa mi hanno dimesso, tutto bene dai…..”.
D’altronde, l’Alfredo è un inguaribile ottimista e se non avesse quella passione e quell’entusiasmo che lo fanno correre sempre a mille, non sarebbe arrivato dove è arrivato….. e invece…. come canta Vasco Rossi, “Io sono ancora qua”. Sì lui è ancora qua, per fortuna pronto a ripartire. Sintesi ideale dell’Alfredo che in quest’ultimo anno – anche questo non è un mistero per nessuno – ha avuto già un altro “pit stop” ai box sanitari verso febbraio, in piena epoca di Coronavirus. Ma poi si è rialzato più forte di prima, ha iniziato a correre come un matto, e quest’estate per “Castello Archinto” è stata davvero un’estate da record che ha compensato le tante chiusure e le numerose preoccupazioni che, comprensibilmente, un ristoratore, ma più ancora un imprenditore, ha avuto in questi mesi, in cui oltre alle restrizioni e alle chiusure, pensa a quello che sarà il prossimo autunno inverno. Tutto a posto con il Green pass o tutto ancora da rifare e tutti di nuovo barricati con l’economia e il fatturato che vanno a …..??? Per adesso guardiamo positivo come ci insegna l’Alfredo, che certo dovrà prendersi un periodo di meritato riposo, scalare la marcia, fare il regista anziché il mediano tuttofare – ma del resto se fosse un calciatore la maglia numero 10 a lui starebbe perfetta – ma di sicuro tornerà, eccome se tornerà. Noi lo aspettiamo, perché La Lucrezia e Castello Archinto, non esistono senza di lui. Sarebbe come il Duomo senza la Madunina…..Quindi, caro Alfredo, FORZA E CORAGGIO, la tua Brigata di aspetta, così come i tuoi clienti che sono prim’ancora tuoi amici”.
F.V.