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Dall'archivio:

Robecco, l’ambulatorio comunale assegnato al figlio del consigliere (comunale..)

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ROBECCO – La vicenda che stiamo per descrivere è di quelle scivolose, sdrucciolevoli. Nello specifico, parliamo della avvenuta assegnazione di uno spazio pubblico (l’ambulatorio della frazione di Castellazzo de’ Barzi) a un giovane medico, per inciso figlio di un attuale consigliere comunale, eletto nel maggio del 2019 col riconfermato sindaco Fortunata Barni.

Si tratta, come leggerete, di una procedura a evidenza pubblica dove sono state rispettate norme e procedure. Ma vuoi per l’esito (assegnazione all’unico richiedente), vuoi per alcuni altri aspetti sollevati dall’opposizione di Esserci-Ticozzelli Sindaco, pensiamo si tratti di una vicenda che non ha a che fare con la legalità, ma con l’opportunità. Ossia: posto che l’organo che ha avviato la trattativa è la giunta comunale, organo che la legge distingue dal Consiglio, appare poco opportuno che l’assegnazione (al canone annuo minimo STABILITO dalla giunta stessa) sia stata effettuata, tra marzo e aprile con appendice a maggio (ergo in piena emergenza Covid), con le suddette modalità.

Siccome non siamo cultori del giustizialismo manettaro, ometteremo i nomi delle persone coinvolte per una chiara scelta editoriale. E perché quello che conta è il principio e, in un certo senso, la Ragion (di Consiglio). Non ci interessa spiare dal buco della serratura, bensì sollevare una questione (come detto) di opportunità.

Dunque, il 13 marzo la giunta comunale di Fortunata Barni avvia con una delibera l’avviso esplorativo per l’utilizzo in concessione dell’ambulatorio al canone di 2.400 euro annui (200 euro mese).

L’utilizzo viene consentito dal martedì al giovedì, ogni settimana, tra le 15 e le 16. Il bando pubblico viene affisso all’albo e pubblicato sul sito del Comune il 13 marzo (stesso giorno di approvazione della delibera).

Il 9 aprile il funzionario comunale responsabile dell’area Affari Generali pubblica il documento di assegnazione dell’ambulatorio all’UNICO richiedente che ha partecipato al bando: un giovane medico, residente a Robecco, figlio di un consigliere comunale in carica. Analogamente ai contratti di locazione, l’accordo è stipulato per una durata di sei anni rinnovabili per altri sei (un totale di 12), canone annuo da versare al Comune 2.400 euro.

L’ultimo documento di questa vicenda risale al 6 maggio scorso, quando con una determina (provvedimento di carattere tecnico, approvato cioè dai funzionari e non dall’organo politico) il Comune di Robecco conferma il contratto di locazione dell’Ambulatorio dietro pagamento dei 1.067 euro da parte del medico per coprire le spese di registrazione del contratto ed anticipo del canone.

 “Dopo la manifestazione di interesse non vi è stata una contrattazione con il soggetto interessato e si ci si è accontentati del minimo ovvero 2.400 € annui. La domanda viene spontanea: se ci fossero state 2 manifestazioni di interesse si sarebbe dovuto procedere ad un bando il cui vincitore sarebbe stato colui che avrebbe offerto il maggior prezzo per il canone d’affitto?”, si domandano gli esponenti di Esserci-Ticozzelli sindaco.

I quali, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, hanno chiesto al sindaco Barni chi fosse il medico assegnatario dello spazio. Al che il padre, ossia uno dei consiglieri di maggioranza, ha candidamente ammesso ‘è mio figlio’.

Fab. Pro.

 

 

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