Scomparso improvvisamente a 75 anni un commerciante molto noto in paese, di cui rimarrà impresso l’eterno sorriso
ROBECCO SUL NAVIGLIO – Il Franco ci ha lasciati troppo in fretta, ed in tanti non sono riusciti a salutarlo e a congedarsi da lui. Ce lo ricordiamo molto bene, all’inizio di questa estate, quando sorrideva felice (come sempre) al banchetto per la comunione dell’affezionata nipote, ai tavoli della cascina Conta.
Franco Caccia, morto nella notte di venerdì a 75 anni dopo un ricovero ospedaliero durato alcuni giorni, rimarrà per sempre nel ricordo dei suoi cari e dei robecchesi per il suo carattere disponibile e gioviale, il tratto cortese e inconfondibile. Come appunto il suo sorriso, la prima cosa in cui t’imbattevi appena lo vedevi.
Franco Caccia è stato per una vita a fianco della moglie Teresa Pusterla, che assieme alla sorella Rosita ha perpetuato la tradizione familiare: i Pusterla sono mobilieri da moltissimi anni, e sia Teresa che Rosita hanno creato e consolidato in paese due avviatissimi mobilifici, dove hanno sempre messo e mettono a disposizione dei clienti la loro esperienza e il gusto maturato nei decenni, offrendo prodotti di elevato livello qualitativo ed estremamente ricercati.
Il Franco ce lo ricorderemo sempre al mattino (per lui la giornata cominciava presto), quando coi furgoni ‘targati’ Arredospazio (il nome del loro show room, in piazza XXI Luglio) partiva per la consegna di mobili ed arredi. La loro fama si è presto espansa ben oltre i confini locali, e grazie ai figli Luca ed Alessandra l’attività era arrivata sino a Milano e in molte altre parti d’Italia, dove la conoscenza del prodotto e l’esperienza di una famiglia interamente dedita ed appassionata al proprio lavoro era molto apprezzata.
Le esequie funebri di Franco Caccia si sono tenute questa mattina in piazza XXI Luglio nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista, a due passi dalla casa e dal negozio dove il Franco ha vissuto per moltissimi anni con la sua famiglia, officiante il parroco don Emanuele.
Ovviamente continuerà ad esserlo, pur senza il Franco. Ed il suo eterno sorriso. Che certamente nessuno di noi, robecchesi a denominazione d’origine, scorderà mai.
Ciao Franco.
F.P.