RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il 25 aprile festeggeremo la nostra ritrovata libertà, mentre il 26 aprile 1945 Robecco pagò un duro prezzo con la morte di cinque persone e dieci feriti, di cui ben sei rimasero invalidi. Forse mai come quest’anno siamo chiamati non solo a festeggiare ma a chiederci che cosa ci attende per il futuro, non solo in Italia ma come popolo europeo.
Infatti, un feroce totalitarismo mette in discussione i valori fondanti dell’Europa e dobbiamo perciò avere il coraggio di domandarci da dove provengono i veri pericoli per la democrazia che abbiamo faticosamente conquistato con il sangue.
La guerra in Ucraina ha scoperto un nervo insidioso nel nostro vivere quotidiano, non più abituati a fronteggiare una guerra, specialmente a una manciata di chilometri dai nostri confini. Occorre allora prendere una posizione definitiva e chiederci una volta per tutti se la difesa dell’Ucraina da parte dell’occidente è un fatto che riguarda solo loro e gli americani, oppure riguarda tutti noi?
Con il rischio di avere alle porte un regime come quello di Putin, tra i più feroci, che vuole riportarci agli anni bui del novecento. Un regime che nulla a che vedere con la popolazione russa, alla quale rivolgiamo invece tutta la nostra comprensione e fiducia affinché si liberi presto dall’oppressione di un regime senza scrupoli, per il bene loro e di tutta l’Europa.
E allora noi crediamo che mai come ora occorre resistere, non solo per i 25 aprile passati, ma per quelli che verranno, soprattutto nel ricordo per il tributo di sangue versato sull’altare della follia umana anche a Robecco.
Robecco Sul Naviglio 17 aprile 2023 ROBECCO FUTURA