ROBECCO – Una delle scorse sere siamo passati da via Adua, prima di rincasare, e ci siamo fermati davanti al ‘Guido’ (è vero che si chiama El Guascoro, adesso, ma per noi è sempre stato il ‘Guido’), vedendo le saracinesche tristemente abbassate.
Chiuso per motivi familiari, ha (giustamente) scritto Costanza dopo la improvvisa morte del fratello Romeo Mantovan.
Il momento è difficile, difficilissimo, ma proprio uno di quelli in cui si riconosce il senso vero di una comunità piccola, dove anche un’attività economica fa parte del nostro ‘piccolo’ mondo.
E allora, siccome sappiamo che nessuno resterà insensibile alla richiesta d’aiuto di Costanza, ci rivolgiamo a tutti coloro- ristoratori, cuochi, operatori del settore, semplici amici- che possono fare qualcosa perché quanto prima quelle saracinesche, come avvenuto per decenni, si alzino ogni mattina per poi chiudere la sera.
Ma passare tutte le mattine lì davanti, e ‘sentire’ il silenzio della macchina da caffè e dei forni spenti no, non lo vogliamo più fare.
Perciò è arrivato il momento- ciascuno di noi per quanto di sua ‘competenza’, o che rientri nelle proprie possibilità- di dare una mano, di arrotolarci le maniche del maglione o della camicia e di fare qualcosa.
Perché Robecco NON può stare più a lungo senza il ‘Guido’.
Forza, ragazzi e ragazze, diamoci da fare.
F.P.