Ristorante “fantasma” smascherato a Pavia: si nascondeva dietro un circolo privato. 27 lavoratori irregolari e 400mila euro di multa

Maxi evasione fiscale e contributiva scoperta dalla Guardia di Finanza di Vigevano. Sotto la lente gli enti falsamente registrati per ottenere agevolazioni.

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Un’operazione di polizia economico-finanziaria condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Vigevano ha svelato un ingegnoso tentativo di evasione fiscale e lavoro nero in provincia di Pavia. Dietro la facciata di un apparentemente innocuo circolo ricreativo, le Fiamme Gialle hanno scoperto un vero e proprio ristorante aperto al pubblico, completamente occultato e privo delle necessarie autorizzazioni.

L’attività di controllo si è concentrata sugli enti falsamente registrati come associazioni con finalità di utilità sociale, un escamotage spesso utilizzato per beneficiare di regimi fiscali e contributivi estremamente vantaggiosi.

Il fiuto dei militari di Vigevano è stato messo in allerta da un continuo e sospetto “via vai” di persone nei pressi della sede dell’associazione, specialmente negli orari classici del pranzo e della cena, un movimento anomalo per un semplice circolo privato. A seguito di una serie di appostamenti e osservazioni mirate, le Fiamme Gialle hanno deciso di eseguire l’accesso per verificare il corretto rispetto degli obblighi fiscali e previdenziali.

La verifica ha confermato i sospetti: all’interno della struttura operava un ristorante a tutti gli effetti, che somministrava regolarmente bevande e alimenti a un pubblico generalista, senza però possedere alcuna delle autorizzazioni amministrative e sanitarie richieste per l’attività di ristorazione.

L’ispezione è stata quindi estesa al personale impiegato. In collaborazione con l’INPS di Pavia, il controllo si è focalizzato sulla regolarità delle maestranze, portando alla luce un fenomeno di sfruttamento del lavoro particolarmente grave: sono stati identificati ben 24 lavoratori completamente “in nero” e ulteriori 3 dipendenti con posizioni lavorative irregolari.

A conclusione dell’articolata operazione, le violazioni contestate al titolare della falsa associazione sono risultate ingenti. Sono stati elevati rilievi fiscali e previdenziali per un importo complessivo che supera i 400 mila euro. L’azione della Guardia di Finanza non solo ha permesso di recuperare somme evase, ma ha anche posto fine a un sistema che danneggiava la concorrenza leale e sfruttava i lavoratori.

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