Dopo stime olandesi, per presidente Aldo Alberto indispensabili aiuti di Stato per settore chiave Green Deal. Crisi peggiore di Covid
Secondo Florovivaisti Italiani-Cia, le difficoltà del comparto a livello Ue (rincari bollette, carburante e fertilizzanti) potrebbero portare al blocco temporaneo dell’attività -o addirittura alla dismissione delle aziende- di molti produttori a rischio default. In Olanda sono stati già attivati aiuti per sostenere le imprese, ma non sono sufficienti. Per Aldo Alberto, nel doppio ruolo di presidente dell’associazione e vicepresidente del gruppo di lavoro fiori e piante del Copa-Cogeca, la preoccupazione è condivisa da tutti i Paesi e risulta evidente che senza aiuti di Stato sarà difficile affrontare una crisi ben peggiore di quella vissuta nelle fasi acute della pandemia.
Per contrastare gli effetti della guerra russo-ucraina su costi energetici e materie prime e le spinte inflazionistiche che si sono generate, Florovivaisti Italiani-Cia ritiene, dunque, indispensabile che le aziende restino attive sul mercato anche in una fase così critica. “Questo -ricorda Aldo Alberto- è un settore chiave nel Green Deal e deve poter mantenere il suo ruolo strategico, che permetterà di tutelare la biodiversità e traguardare gli ambiziosi obiettivi del G20 di Roma, con la messa a dimora di mille miliardi di alberi per salvare il pianeta entro il 2030”.
Per Alberto, l’Italia deve, infine, seguire l’esempio dei Paesi Ue riguardo alla centralità di innovazione e cooperazione non solo tra aziende produttrici, ma con tutta la catena di distribuzione, per corrispondere alle esigenze di sviluppo di tutto il settore florovivaistico italiano. Contestualmente, sarà indispensabile un lavoro a livello comunitario per sostenere tutto il mondo produttivo europeo.