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+Rimangono (giustamente) le ricette dei farmaci elettroniche e via Sms

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ย Un altro anno per ricevere via mail ed sms le ricette mediche. L’ordinanza sulle ricette dematerializzate introdotta dalla Protezione civile sotto emergenza Covid, e che scadeva il 31 dicembre, ha trovato spazio nel decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri. Ascoltati i dubbi e le proteste degli addetti ai lavori che ora festeggiano.
“Ha accelerato in modo considerevole il processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco”, afferma Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). “Si tratta di una misura importante che auspichiamo possa diventare strutturale nel prossimo futuro, mantenendo l’impianto attuale che prevede che il medico trasmetta per via telematica il promemoria al paziente, al quale รจ garantita la libera scelta di recarsi dal proprio farmacista di fiducia ai fini della dispensazione del medicinale”.A una notizia importante per la sanitร  italiana, cittadini e pazienti nelle stesse ore ne seguono altre meno rassicuranti. Il 24,3% delle risorse assegnate alle sanitร  regionali nel periodo 2010-2019 in base ai Livelli essenziali d’assistenza non ha prodotto servizi per i cittadini, con un range tra Regioni che varia dal 6,6% dell’Emilia-Romagna al 43,7% della Sardegna. A dirlo il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) in 10 anni attraverso la cosiddetta ‘Griglia Lea’ del ministero della Salute nell’analisi che la Fondazione GIMBE ha pubblicato oggi. Una “vera e propria ‘pagella’ per la sanitร  – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e bocciate (inadempienti)”. Tra queste seconde ‘bocciato’ il Sud Italia. Nemmeno una Regione del Mezzogiorno occupa una delle prime 10 posizioni mentre Sardegna (56,3%) Campania (58,2%), Calabria (59,9%), Valle d’Aosta (63,8%) e Puglia (67,5%) occupano 5 degli ultimi 6 posti in classifica.Numeri che la Fondazione Gimbe definisce la “questione meridionale” della sanitร  in Italia. “Senza una nuova stagione di collaborazione tra Governo e Regioni e un radicale cambio di rotta per monitorare l’erogazione dei LEA – commenta il numero uno della Fondazione – diseguaglianze regionali e mobilitร  sanitaria continueranno a farla da padrone e il CAP di residenza delle persone condizionerร  il diritto alla tutela della salute”.Promosso invece il Nord Italia con al top nei 10 anni dei Lea la sanitร  dell’Emilia Romagna (93,4% di adempimento) davanti alla Toscana (91,3%). Medaglia di bronzo per il Veneto (89,1%). Fuori dal podio ma con buone performance Piemonte (87,6%), Lombardia (87,4%), Umbria (85,9%), Marche (84,1%), Liguria (82,8%), Friuli Venezia-Giulia (81,5%) e Provincia autonoma di Trento (78,8%). Male la Provincia Autonoma di Bolzano che con il 57,6% รจ l’unica sanitร  del nord nelle ultime 6 posizioni di classifica.

 

“La proroga va nella direzione richiesta da tutte le Regioni e risponde a un’esigenza di semplificazione che ha dimostrato di funzionare durante la pandemia e che intendiamo continuare a fare nostra anche per il futuro, a vantaggio dei cittadini e dell’organizzazione sanitaria, de-burocratizzando il piรน possibile questa passaggi, ferma restando la sicurezza dei dati e la semplificazione dell’accesso ai servizi digitali”. Cosรฌ all’ANSA l’assessore dell’Emilia Romagna alla Sanitร  e coordinatore degli assessori regionali alla Sanitร  Raffaele Donini sulla proroga di un anno delle ricette mediche on line. “La Regione Emilia-Romagna รจ stata la prima in Italia a lavorare sulla dematerializzazione delle ricette, quindi รจ un tema che conosciamo bene e su cui intendiamo continuare ad investire anche con ulteriori innovazioni”, conclude l’assessore.

 

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