MILANO Il presidente Alessandro Fermi ha convocato la seduta di Consiglio regionale della Lombardia per martedì 15 novembre alle ore 10: all’ordine del giorno il progetto di legge che modifica la legge elettorale regionale (relatrice Alessandra Cappellari, Lega), già approvato in commissione Affari istituzionali.
Le modifiche introdotte affidano al presidente della Regione in carica (e non più al prefetto) l’indizione delle elezioni regionali.”Con questo provvedimento anche la Lombardia intende allinearsi a quanto già stabilito da quasi tutte le altre regioni italiane, che nei mesi scorsi hanno attribuito al presidente della Regione la competenza dell’indizione delle elezioni e dell’assegnazione dei seggi consiliari per ciascuna delle circoscrizioni elettorali -sottolinea Fermi -. Un atto che viene posto all’approvazione dell’Aula nei termini dovuti e nel rispetto della legislazione nazionale: ad adempiere in tal senso, oltre alla Lombardia, mancano le sole regioni Piemonte e Umbria. Nel rivendicare ed esercitare tale competenza, tutte le Regioni italiane rimangono in ogni caso vincolate alle disposizioni nazionali in quanto resta salvo il superiore potere di un decreto del ministero dell’Interno, in particolare se motivato dalla necessità di accorpamenti elettorali”.La legge stabilisce che il presidente della Regione può indire le elezioni non prima dei 30 giorni precedenti la fine naturale della legislatura e non oltre i 60 giorni successivi: per la Lombardia, quindi, il ‘range temporale’ è da intendersi compreso tra il 4 febbraio e il 6 maggio 2023. È in ogni caso competenza del ministero dell’Interno stabilire una data differente da quella indicata dal Presidente della Regione a fronte di possibili accorpamenti con altre elezioni