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Regionali e Pd, ancora una ‘scudisciata’ di Maran: ‘Non si dimette mai nessuno’

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MILANO “Una sconfitta. La sinistra non può vivere di rendita”. E’ Il titolo di un lungo post su Facebook con cui l’assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran (PD), commenta i risultati del centrosinistra alle Regionali in Lombardia, dove era in corsa Pierfrancesco Majorino, battuto dal rivale di centrodestra, Attilio Fontana.
“Lo dicono i numeri, ma lo dicono soprattutto le questioni sociali ed economiche che dobbiamo affrontare in questi anni: non ci si può chiudere in dinamiche autoassolutorie sul risultato elettorale del PD o l’esito del voto a Milano e in alcune aree urbane- sottolinea Maran-. Da troppo tempo abbiamo smesso di essere sviluppo e lavoro, ma solo declinazione di diritti che spesso non riusciamo a tramutare in leggi. Ci chiamiamo Partito Democratico ma poi nominiamo liste bloccate alle elezioni e cancelliamo primarie con un semiunanimismo di tutto il gruppo dirigente, pensando che i cittadini non se ne accorgano”.

Oltretutto, continua l’assessore dem, “dopo gli esiti elettorali non si dimette mai nessuno, è una cosa pazzesca ma addirittura Letta ha rivendicato positivamente i risultati”. Maran evidenzia, quindi, un altro ‘nodo’: “Abbiamo rinunciato a pianificare le elezioni, come se non avessimo saputo da anni che le regionali si sarebbero svolte nel primo semestre del 2023 e si è detto che non si potevano fare le primarie con la scusa che non c’era tempo o che alcuni alleati non avrebbero gradito. Se non invertiamo la rotta, recuperando lo spirito degli anni piĂą dinamici del centrosinistra milanese, non solo non offriamo un buon servizio al partito lombardo e nazionale ma, prima o poi, rischiamo di mettere in discussione anche il nostro legame con Milano e i milanesi. Non dobbiamo sottovalutare i 70.000 voti in meno rispetto alle comunali. Un congresso serve anche a questo, a definire visione, obiettivi e modo per raggiungerli”.

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