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Regionali, csx: Bussolati e Maran chiedono le primarie, e il Pd.. dice no

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MILANO  “Mi aspettavo che il ricorso alle primarie, strumento straordinario di democrazia e partecipazione, venisse accolto con entusiasmo”. Ad oggi, invece, “agitando i comunicati di una parte di coalizione che non vuole le primarie, si rinuncia al ruolo di guida che il Pd dovrebbe avere e si chiede a rappresentanti di coalizione di scegliere non si sa bene se a maggioranza o con unanimità”.

Così su Facebook il consigliere regionale lombardo del Pd, Pietro Bussolati, mentre è in corso la direzione regionale del partito. “Agire in questo modo – aggiunge – è sbagliatissimo”. Sia perché “si dà idea di una comunità chiusa dopo una batosta elettorale”, e sia perché “non si esprimono i concetti ma si sceglie con metodi poco chiari il candidato senza confrontarsi sulle differenti visioni che esistono e vanno confrontate”. Come centrosinistra “sapevamo da cinque anni che in Lombardia si sarebbe votato”, eppure “siamo finiti in una situazione di stallo, quando invece il Pd doveva avere protagonismo e costruire un percorso aperto alla coalizione”, allargando il campo “il più possibile. A novanta giorni dalle elezioni – sottolinea – M5S e Terzo Polo non si sono resi disponibili se non a condizioni che, per noi, sono molto discutibili”. Insomma, il Pd “nasceva con l’intento di semplificare e guidare un’azione politica innovativa e democratica – conclude Bussolati – questa è la strada che non voglio vedere smarrita”.

MARAN 

 “Mi sono candidato a Presidente di Regione Lombardia ponendo come condizione per me imprescindibile la legittimazione di un voto alle primarie”. Lo scrive l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran su Facebook, che fa delle consultazioni in vista delle elezioni regionali lombarde del 2023 “una questione di merito e di metodo politico. Se ti votano i cittadini rispondi prioritariamente a loro, se ti indicano le segreterie di partito rispondi alle segreterie che ti hanno indicato. Le primarie sono mobilitazione e strumento di accesso alla proposta politica di migliaia di cittadini che, scegliendo il candidato, entrano a far parte di una comunità che ha l’obiettivo di portarlo alla vittoria”. Maran cita la disponibilità annunciata da Vittorio Agnoletto a partecipare alle primarie. “Per me – ha detto Maran – è una cosa bella, un bel segnale di allargamento possibile verso mondi che non guardano da tempo alla nostra coalizione. Significa certamente trovare punti di incontro nuovi ed è una disponibilità che nasce se c’è un percorso aperto che possa coinvolgerla, riconoscendosi anche nelle differenze di partenza”. E definisce “interessante” la proposta politica di Pierfrancesco Majorino, pure “diversa da quella che ho presentato sabato”. “Son passati oggi 12 anni esatti dalle primarie di Boeri, Pisapia, Onida e Sacerdoti. Quell’evento ha formato la nostra generazione politica, al punto che 5 anni dopo Majorino si candidò a luglio invocando le primarie che si sono tenute a febbraio – prosegue Maran – Io difesi strenuamente la sua posizione e il suo diritto a correre, pur appoggiando un altro candidato, perché credo che questo metodo di scelta consenta un sano confronto di idee e persone, e una strada per sanare eventuali divisioni”. “Oggi lo strumento delle primarie è messo in discussione a ogni livello, non solo a queste Regionali, e io credo che sia un valore per tutti difenderlo – insiste Maran – Io lo sto facendo, tante persone lo stanno facendo, mi piacerebbe quindi che tutti difendessimo questo modello di scelta. Se si ha una proposta alternativa, bene che questa venga sottoposta al giudizio delle primarie, che possono essere anche molto prima di fine dicembre”. “Proseguo quindi il mio percorso per Cominciamodacapo con la tappa di Pavia – conclude Maran – L’appuntamento è mercoledì sera e son molto felice di sapere che quel giorno interverrà anche Giuliano Pisapia”

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